In A2 dopo dieci anni

«Non smettiamo più di sognare» Parola di tifosi della Caloni Agnelli

«Non smettiamo più di sognare» Parola di tifosi della Caloni Agnelli
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A una giornata dalla conclusione della Pool Promozione, la Caloni Agnelli Bergamo aveva già messo in cassaforte il quarto posto in classifica. E poi, un breve ko, una chiusura con faville, un'altra domenica bestiale e la conferma del martello olandese anche per l'anno prossimo. Risultati prestigiosissimi, considerata l'ambizione di inizio stagione, che era quella di conquistare una tranquilla salvezza. Invece la formazione allenata da Gianluca Graziosi ha voluto fare di più, confermando di essere fra le quattro squadre più forti di Serie A2 e portando, di conseguenza, tanto entusiasmo e parecchia soddisfazione nei tifosi bergamaschi che, gara dopo gara, sono incrementati.

Stefano. «Dopo ben dieci anni siamo tornati a disputare un campionato di Serie A2 - commenta Stefano Carobbio, tifoso numero uno della Caloni Agnelli Bergamo - e farlo con una stagione straordinaria come questa, piazzandoci molto bene nel primo girone e disputando una Pool Promozione a questi livelli è il massimo. Se poi dovessimo arrivare anche terzi sarebbe ancor meglio, poi ci giocheremo il tutto nei playoff. Sono orgoglioso di essere il tifoso numero uno».

 

 

Laura. Anche Laura Lego, grande appassionata di pallavolo, è rimasta soddisfatta dei traguardi raggiunti dalla formazione bergamasca: «Seguo la Caloni Agnelli Bergamo sin dall'inizio del campionato - ci spiega Laura - e avevo dei dubbi sul palleggiatore Piazza che poi è stato sostituito da Jovanovic. Mi piace molto la squadra, composta da tanti ragazzi giovani e guidati da un bravissimo allenatore come Graziosi e da un direttore sportivo come Vito Insalata che già conoscevo lo scorso anno come giocatore. Ma la loro fortuna è anche quella di avere un grande opposto, Sjoerd Hoogendoorn, e un pubblico entusiasta».

Giacinto. Positività al massimo anche nelle parole di Giacinto Galbussera: «È una stagione magnifica, stupenda - commenta il tifoso bergamasco -. Forse addirittura un poco in più rispetto a quel che si pensava. È un ottimo gruppo con un ottimo allenatore. I ragazzi li conosco personalmente e sono tutti veramente bravi. Sono molto motivati e sono contenti di essere guidati da Graziosi, che cerca sempre di tirare fuori il meglio da loro. Io come tifoso sono contentissimo e come tutti sogno ora la Serie A. Senza dimenticare però che esser nei quarti di finale è già un gran risultato. Abbiamo vinto grandi partite e non riesco a trovare un aspetto negativo».

 

 

Fabrizio. «La Caloni è una squadra in crescendo, così come aveva pronosticato Graziosi riferendosi alla propria esperienza personale a Potenza Picena - spiega Fabrizio Grieco, altro sostenitore dell'Olimpia -. I ragazzi giovani, magari un po' acerbi, sarebbero cresciuti strada facendo. Potenzialmente fra i giovani credo che Cavuto sia quello dal futuro più roseo, ma anche Pierotti non è da meno. Ora tutto ciò che arriva è un più. Non illudiamoci di vincere il campionato, ma saremo la mina vagante di questo finale di stagione».

Manuela. La Caloni è invece un amore recente per Manuela Sirtoli: «In passato ho sempre privilegiato altri sport rispetto alla pallavolo - ci racconta Manuela -, ma da quando seguo l'Olimpia mi sono appassionata molto al volley e soprattutto mi sono affezionata tantissimo ai ragazzi. Non ho mai visto un team così unito e legato ai propri fans. Sembra di osservare una famiglia allargata, un grande cuore rossoblù».

 

 

Claudia. Stesse emozioni che intravediamo anche nelle parole di Claudia Mellozzini: «La pallavolo mi ha sempre appassionata, forse anche perché anni fa la praticavo. Vedere questa squadra giocare mi emoziona. Non è solo forza fisica, ma è soprattutto gioco di squadra, unione, sentimento e amore per questo gioco».

Sabrina. «Ho iniziato a seguire la Caloni già da un po' di tempo. All'inizio di quest'anno non avevo molta fiducia e anche i risultati iniziali non sono stati eccezionali - spiega Sabrina Gaminera, altra tifosa del team bergamasco -. Invece, al contrario, si è dimostrata una squadra unita e battagliera che utilizza sempre tutta la grinta per non perdere un colpo. Non salto un match, mi appassiona e mi diverte. E non indifferente è il grande stimolo che giocatori come Hoogendoorn danno al pubblico. Essere arrivati dove siamo ora è già un grande traguardo, ma non smettiamo di sognare».

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