Oggetti trendy con scarti delle tende La creatività è eco al Factory Market

Ci sono cose fatte con il cuore, progetti realizzati in tante ore di lavoro con le mani e che hanno bisogno di tante parole per essere raccontati. Factory Market - che torna sabato 13 e domenica 14 tra le gli splendidi colonnati dello Spazio Fase, ad Alzano - è il posto dove queste storie vengono presentate. Dopo la popolare edizione natalizia, la manifestazione dedicata a creatività, al mondo handmade e alla sostenibilità sboccia nuovamente in riva al fiume per l’edizione primaverile. Dal 2011 l’evento si fa promotore di tutti i giovani che vogliono rendere il proprio progetto un business, facendo da catalizzatore di idee e di quella microeconomia legata al “fatto a mano con amore” che si sta pian piano facendo strada in un mondo dove fast fashion e multinazionali dettano legge. Al secondo piano dell’ex cartiera, oltre 100 creativi porteranno qualità e originalità sui banchi del mercatino più trendy della provincia.












Tematica centrale? Il “consumo etico e sostenibile”, contrapposto al processo industriale «che richiede 2.700 litri di acqua per produrre una t-shirt di cotone, la stessa quantità che in media beve una persona in 2,5 anni – scrivono gli organizzatori Nicoletta Bresciani e Alberto Guerruni -. Le condizioni in cui lavorano i dipendenti delle industrie tessili che confezionano capi per i grandi marchi di catene low cost sono spesso irrispettose dei diritti umani, con orari e salari inadeguati». Un modello emblematico? T-elements, progetto ecosostenibile grazie al totale reimpiego degli scarti di lavorazione dei tessuti delle tende da sole. Nascono così borse, accessori, buste di diverse forme e zaini.
Gli workshop. Tra i banchetti, oltre ad abbigliamento e accessori: illustrazioni, ceramiche, prodotti naturali per il corpo, arredamento, composizioni floreali e tanto altro. Non solo si potrà acquistare, ma anche conoscere le storie dietro ogni oggetto, le fasi di realizzazione e ciò che rende speciali e unici i prodotti del market. Parlando con i produttori e partecipando a workshop organizzati ad hoc, dedicati al mondo della profumeria botanica (un incontro per apprendere le nozioni di base alla scoperta degli oli essenziali e alle loro potenzialità), alla ceramica, alla costruzione di quaderni con carta vegetale.