Alà, cór!

Pato lotta contro il tumore ma vuol partecipare alla Hero (60 km tostissimi in bici)

La manifestazione di mountain bike parte il 12 giugno da Selva di Val Gardena e lì finisce. Ad accompagnare Stefano una squadra di 30 amici

Pato lotta contro il tumore ma vuol partecipare alla Hero (60 km tostissimi in bici)
Pubblicato:
Aggiornato:

di Marco Oldrati

Lui non ama Roby Facchinetti, ma ha scelto le stesse parole per descrivere quello che ha provato quando è risalito in bici: “Rinasco”. Stefano ha un tumore, sta lottando, come un leone (o come un cinghiale, direbbe lui) e per ribadire che questa lotta è una festa della vita, della gioia, dell’amicizia, ha scelto un modo per celebrarla che potrà sembrare folle, ma che è la sintesi del suo essere: vuole partecipare alla Hero, la manifestazione di mountain bike che parte il 12 giugno prossimo da Selva di Val Gardena e arriva di nuovo a Selva dopo sessanta chilometri e 3.200 metri di dislivello intorno ai quattro passi dolomitici “storici”. La Hero doveva essere la celebrazione dei suoi cinquant’anni nel giugno scorso, ma il Covid a marzo, la diagnosi del cancro ad aprile e la sequenza di terapie d’urto che prosegue senza sosta da mesi hanno buttato per aria tutti i progetti e allora… E allora Stefano, Pato per gli amici, ha tenuto vivi tutti i suoi sogni, li ha alimentati con il carburante delle amicizie, di tutte quelle persone che sono con lui da sempre e che lo saranno sempre, in particolare da qui al 12 giugno.

Di chi parliamo? Dei trenta “ginecologi” che lo accompagneranno in tutti gli allenamenti e poi saranno a fianco a lui sui prati delle Dolomiti per aiutarlo a rinascere, a dire alla malattia che può fare tutto, anche impedirgli di partecipare perché non gli daranno l’idoneità medico sportiva, ma lui sarà lì e con lui gli amici con cui ha fatto l’asilo, con cui ha giocato a calcio all’Oratorio, con cui ha gozzovigliato, con cui ha corso, con cui ha fatto vacanze incredibili o condiviso passioni come lo sci o le camminate proprio in Val Gardena.

Da dove comincia tutta questa storia? Da uno di questi trenta amici che gli chiede un suggerimento per comprare una bicicletta. E Stefano-Pato si mette a cercare in rete come se la bicicletta servisse a lui e non all’amico la mattina dopo. E capisce che può rimettere in moto tutto, se stesso, la sua passione per l’aria aperta, per la fatica, per lo sport fatto insieme agli amici: li “convoca”, quelli che avrebbero dovuto accompagnarlo a giugno 2020 e poi passa la voce e da una decina i folli felici diventano quindici, venti, venticinque, trenta! E non è ancora finita. Nel frattempo i suoi colleghi d’azienda, la LeoVince, hanno creato addirittura uno slogan, non LeoVince, ma PatoVince, che diventa la maglietta che tutti porteranno, anzi, che tutti porteremo (ci sarò anch’io, d’altro canto come potrei non esserci?) sui sentieri che ci faranno attraversare Passo Gardena, Corvara, Passo Campolongo, Arabba, Passo Pordoi, Passo Sella per tornare all’arrivo dopo sessanta sudatissimi chilometri...

Articolo completo su PrimaBergamo in edicola e qui in edizione digitale

Seguici sui nostri canali