Premio Costruiamo il Futuro, per sostenere gli enti del terzo settore della Bergamasca
Il bando si rivolge alle associazioni attive nel sociale e a quelle sportive che, a vario titolo, sono impegnate anche nella formazione e nell’educazione di bambini e ragazzi.
Negli anni la Fondazione Costruiamo il Futuro ha contribuito a sostenere chi si occupa degli anziani e dei disabili, di minori e famiglie, dei poveri. Ha aiutato con donazioni chi promuove la cultura e chi educa le giovani generazioni attraverso lo sport. Quest’anno il premio promosso dalla Fondazione, grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, si arricchirà di un’edizione dedicata alla Bergamasca.
Il Premio Costruiamo il Futuro-Bergamo e provincia si rivolge in particolare alle associazioni attive nel sociale e che rispondono ai bisogni e alle esigenze di tutti, non solo dei più fragili. Inoltre, potranno partecipare al bando anche le associazioni sportive che, a vario titolo, sono impegnate anche nella formazione e nell’educazione di bambini e adolescenti.
Il bando è aperto fino al 30 aprile e per aderire è necessario compilare il modulo d’iscrizione online in tutte le sue parti (QUI il link) o in alternativa, se si dovessero riscontrare problemi, è possibile scrivere a: premio@costruiamoilfuturo.it. Dopo aver compilato il form online, gli enti interessati possono anche inviare alla Fondazione Costruiamo il Futuro un video di presentazione delle proprie attività.
Il Premio, rivolto soprattutto alle piccole realtà del terzo settore che vedono una partecipazione attiva dei cittadini, ha un duplice scopo. Quello più immediato è di sostenerle; quello più a lungo termine è di contribuire all’affermazione e alla diffusione del grande valore del non profit nel vissuto quotidiano della società.
La consegna dei premi avverrà entro la fine del 2021. A decidere l’assegnazione sarà un comitato d’onore che giudicherà i seguenti criteri: utilità sociale dell’attività; importanza, urgenza e capacità del progetto di rispondere alle richieste del territorio o rilevanza dell’attività ordinaria svolta; competenza e passione di operatori e volontari; presenza di un gruppo di volontari attivi e appassionati; capacità di coinvolgimento della cittadinanza e di radicamento sul territorio.