Scozia, l'altro referendum storico Vince il sì e il golf apre alle donne
C’è stato un altro un altro referendum ieri in Scozia, a suo modo storico, sebbene non riguardasse questioni di politica ed economia come quello che ha coinvolto tutti gli abitanti al di là del Vallo di Adriano per decidere se diventare indipendenti dal Regno Unito. Quest’altra consultazione ha chiamato meno gente alle urne, “solo” 2600, ma ha portato ad una svolta capitale: quella del Royal and Ancient Golf Club di St. Andrews, una delle più antiche case di questo sport tanto amato e diffuso nei Paesi britannici. Che da oggi aprirà per la prima volta le porte dei suoi campi ad una donna, come stabilito dall’85% dei suoi membri.
Il Royal and Ancient Golf Club è un’autentica istituzione per questa disciplina: sorto nel 1754, fino al 2004 è stato uno degli organismi che dettava le regole di mazze, buche e palline, e fino ad oggi era stato fedele a quella che, erroneamente, è ritenuta essere l’etimologia del nome del proprio sport. Gentlemen Only Ladies Forbidden (Solo gentiluomini, vietato alle signore) formerebbe, in acronimo, la parola GOLF, e poco importa se gli studiosi hanno accertato che, in realtà, gli acronimi sono invenzione moderna e, piuttosto, la parola golf deriverebbe dall’antico scozzese o addirittura dall’olandese. Nei fatti, però, l’accesso a questo sport per le donne era cosa difficile, specie nei club più tradizionali, come appunto il Royal and Ancient.
Il passo del golf club scozzese arriva dopo la svolta, sempre nella medesima direzione, di un’altra delle istituzioni di questa disciplina: lo statunitense Augusta National Golf Club, che ogni anno, dal 1934, organizza in Georgia l’ambitissimo Masters Tournament e che, nel 2012, per la prima volta aveva accettato tra i suoi membri di gioco due donne, ossia l’ex-Segretario di Stato Usa Condoleezza Rice e Darla Moore, donna d’affari del South Carolina. «È un giorno importante e positivo per la storia della Royal and Ancient», ha commentato il presidente del club Peter Dawson. «La R&A ha servito alla grande lo sport del golf per 260 anni e confido che il club continuerà a farlo in futuro col supporto di tutti i suoi membri, sia donne che uomini».
Il voto ha effetto immediato, quindi si attende di sapere con curiosità chi sarà la prima donna iscritta a questo club tanto esclusivo e storico. Anni fa la tessera non fu data nemmeno a Katharine Whitehorn, che negli anni Ottanta fu eletta rettore dell’Università di St. Andrews, figura cui spettava, per tradizione, la membership onoraria al club. «Sono ovviamente contenta per la notizia», è stato il commento di Catriona Matthew, scozzese di Edimburgo che nel 2009 ha vinto i Women’s British Open e che è una delle principali candidate ad essere la prima iscritta. «Credo sia un dovere ammettere le donne. Anche solo per la posizione che hanno nel golf, occorre ci sia uguaglianza». Oltre a lei risultano tra le favorite Carol Semple Thompson, golfista americana e la svedese Annika Sorenstam, oltre a Louise Richardson, che invece è presidente della St. Andrews University.