Il bellissimo progetto

Settanta fotografi raccontano Bergamo e sostengono la ricerca dell'Istituto Mario Negri

"Uno Scatto per la Ricerca" è stato ideato da Laura Porta e Mario Rota e sviluppato da Claudia Sartirani. Tantissimi gli artisti dell'immagine bergamaschi che hanno aderito, oltre al Museo delle storie di Bergamo: sarà possibile comprare le foto per finanziare gli studi contro il Covid

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L'arte e la bellezza al servizio della ricerca. È un progetto bello e affascinante "Uno Scatto per la Ricerca", sviluppato da Claudia Sartirani, responsabile di Peo Comunicazione culturale e d’impresa ed ex assessore alla Cultura del Comune di Bergamo e nato da un'idea di Laura Pietra e Mario Rota. Settanta fotografi, tutti bergamaschi di nascita o d’adozione, hanno donato i loro scatti migliori per finanziare la ricerca dell’Istituto Mario Negri, impegnato nell’emergenza sanitaria per trovare una terapia contro Covid-19. Un progetto simile a quello ideato dallo studio Perimetro e dalla Onlus Liveinslums, “100fotografiperbergamo”, che hanno raccolto oltre 350mila euro destinati ai reparti di Rianimazione e Terapia intensiva dell’ospedale di Bergamo grazie alla vendita degli scatti di cento fotografi di fama mondiale.

"Uno Scatto per la Ricerca" è un'iniziativa più locale, pensata da artisti della fotografia bergamaschi e dedicata proprio a Bergamo. Il progetto ha preso corpo grazie alla disponibilità di una corposa rete di fotografi, artisti della luce, che uniscono le energie per aiutare la collettività a rinascere. A decine hanno risposto all’appello degli organizzatori, convinti che portare nelle case un’immagine del proprio territorio, alla cui vista oggi si prova un grande senso di appartenenza e commozione, sia una strada da percorrere per uscire dall’ombra. La fotografa Laura Pietra, ideatrice dell'iniziativa con Mario Rota, spiega: «Il senso di impotenza di fronte a ciò che ci sta così profondamente ferendo è cresciuto in me di pari passo con il desiderio di rendermi utile. Chi conosce o ha visitato almeno una volta Bergamo e il suo territorio sa che la sua bellezza riempie gli occhi. Per me, fotografa, la bellezza è cibo e acqua, senso di ogni cosa e forse - mi sono detta - anche strumento per salvare noi e la nostra città»

Al progetto hanno aderito: Sergio Agazzi, Andrea Aschedamini, Alessandro Bassan, Giuseppe Bedolis, Camillo Bonfanti, Stefano Borghesi, Monika Bulaj, Federico Buscarino, Gianni Canali, Giuseppe Cella, Yuri Colleoni, Matilde Da Re, Paolo Da Re, Umberto Da Re, Giovanni Diffidenti, Luigi Facchinetti Forlani, Paolo Ferrante, Virgilio Fidanza, Antonio Finazzi, Marin Forcella, Gian Vittorio Frau, Maurizio Grisa, Gianni Limonta, Simone Lorenzi, Tiziano Manzoni, Giovanni Marchesi, Marco Mazzoleni, Alberto Merisio, Luca Merisio, Gianluca Micheletti, Antonio Milesi, Emilio Moreschi, Francesco Moro, Matteo Mottari, Sergio Nessi, Alberto Orlandi, Alessandro Persico, Jean Piccotti, Laura Pietra, Marco Quaranta, Sonia Quaranta, Marco Riva, Francesco Roncoli, Luciano Rossetti, Gianfranco Rota, Mario Rota, Devid Rotasperti, Dimitri Salvi, Massimo Santini, Federica Tana, Fabio Toschi, Lorenzo Urbani, Matteo Zanardi, Maria Zanchi, Matteo Zanga, Matteo Zorzi.

Anche Il Museo delle storie di Bergamo ha deciso di condividere il proprio patrimonio, donando sedici immagini dell'Archivio fotografico Sestini che sono parti esse stesse della storia del territorio e ne comunicano i valori e i suoi caratteri vocazionali: dal lavoro, alla volontà di cooperazione, all’amore per le montagne. Le 16 fotografie saranno messe a disposizione del progetto in numero limitato (una singola riproduzione per ogni soggetto) a tutela dell’unicità e del valore storico-artistico di questo patrimonio. Tutte le immagini sono il riflesso delle vite di coloro che le hanno scattate. Due di loro hanno scelto personalmente i loro scatti: Pepi Merisio e Alfonso Modonesi. Il Museo ha poi onorato la memoria anche di Eugenio Goglio, Angelo e Angelica Pesenti, Umberto e Sandro Da Re, Pietro e Achille Gentili, Nicola Burgarella, Domenico Lucchetti, Fausto Asperti, Tito Terzi, scegliendo uno scatto per ciascuno di loro. Completano la galleria due immagini provenienti dal fondo Camera di Commercio di Bergamo e dal fondo Agenzia Viaggi Lorandi.

Beneficiario dei fondi raccolti sarà l’Istituto Mario Negri, una fondazione privata senza scopo di lucro che opera da quasi sessant’anni nell’ambito della ricerca biomedica al servizio della salute pubblica. Tra i suoi tratti distintivi è d’obbligo citare l’impegno a non brevettare le proprie ricerche, in modo che siano immediatamente e gratuitamente accessibili alla comunità scientifica e ai pazienti. L’indipendenza è uno dei valori fondanti dell’Istituto che lo rende autonomo rispetto a interessi commerciali, partiti politici, credo religiosi.

Le opere fotografiche sono visibili sul sito www.unoscattoxlaricerca.org. Chiunque potrà visionarle e richiedere la stampa della sua fotografia preferita al costo di cento euro. Diverso il trattamento per le fotografie provenienti dai fondi dell’Archivio fotografico Sestini di Bergamo, che avranno un costo di trecento euro ciascuna. Di ognuna delle 16 fotografie messe a disposizione dal Museo delle storie sarà possibile una sola riproduzione. La donazione sarà indirizzata all’Istituto Mario Negri e gli unici costi, che rimarranno a carico dell’Istituto, saranno quelli della stampa e della spedizione. Chi desidererà versare una somma superiore rispetto all’importo richiesto per il singolo scatto sarà libero di fare una donazione maggiore a beneficio della ricerca. Le stampe verranno effettuate in formato Stampa 20x30 cm., su carta Fine-Art 285 gr. Portrait White. Ogni immagine verrà inserita in un passepartout avorio 30x40 cm, spessore 3 mm con chiusura sul retro e imbustata in una confezione rigida per la spedizione.

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