Spinazzola ha chiesto scusa a tutti
Ci è voluto un po' perché passassimo oltre. E qualche scoria, a dirla tutta, ancora forse c'è. La vera prova del nove sarà domani sera, 1 ottobre, quando a Bergamo arriverà lei, la Juventus. Lei, che per tutta estate ha blandito e flirtato con lui, Leonardo Spinazzola, con l'intento di portarlo a Torino con un anno di anticipo rispetto al dovuto, andando contro allo stesso contratto che poco più di un anno fa aveva firmato e sottoscritto con l'Atalanta. Ora, però, le cose vanno meglio. Qualche applauso e un suo sorriso, a ricambiare quel gesto di affetto forse inatteso. Perché Spina, le cose van dette per bene, ha provato in ogni modo ad andare alla Juve questa estate. Forse anche mal suggerito da chi gli stava attorno, certo ingolosito da quello stipendio propostogli da bianconeri, quasi esagerato per un ragazzo che, in fin dei conti, ha fatto soltanto un anno di Serie A, sebbene ad altissimi livelli.
Ci sono volute due partite giocate dopo un infortunio che lo aveva tenuto ai box nell'avvio di stagione; ci sono volute le certezze di Gasperini, che non si è mai nascosto dietro un dito e ha sempre sottolineato quanto Spinazzola, la corsa e le sue qualità fossero importanti per queste squadra; ci sono volute la vicinanza e l'amicizia dei compagni di squadra. Ora però, dopo Fiorentina e Lione, Spinazzola ha deciso di fare il passo che, in fondo, è il più difficile per tutti: chiedere scusa. In un'intervista per il sito ufficiale dell'Atalanta, il giocatore ha voluto chiedere scusa ai tifosi, «perché a società e compagni già l'ho fatto l'1 settembre». Be', che dire? Scuse accettate. Perché, come ha detto giustamente il nostro Fabio Gennari in un'intervista a Sky Sport, non serve amarsi, basta accompagnarsi. Tutti sappiamo che il futuro di Leonardo sarà lontano da Bergamo, ma sarebbe stato brutto lasciarsi con il broncio dopo quella stagione magnifica che il ragazzo ha giocato, insieme a tutta la squadra, l'anno scorso. Scuse accettate, perché in fondo noi bergamaschi saremo anche burberi e musoni, ma sappiamo essere riconoscenti e, soprattutto, sappiamo apprezzare chi in campo ce la mette sempre tutta per i nostri colori, come ha fatto Spinazzola in Francia. Scuse accettate, dunque. E adesso ci aspettiamo un gran match pure contro la Juventus, il suo futuro. Perché il presente si chiama Atalanta.