«Esistiamo anche noi: l'Italia piace»

Start up: Egomnia e tutte le altre

Start up: Egomnia e tutte le altre
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Nel 2012, a vent’anni, Matteo Achilli ha fondato la sua start up, Egomnia. Una piattaforma il cui obiettivo è facilitare l’incontro tra la domanda di lavoro da parte di giovani laureati e l’offerta delle imprese. Oggi, a due anni di distanza dal lancio, anche la BBC ha deciso di raccontare la storia di Matteo, che studia economia e management alla Bocconi. A mezzanotte dell’11 luglio l’emittente britannica ha mandato in onda un video di tre minuti, The Next Billionairs, ripercorrendo insieme al giovane imprenditore le tappe di un’azienda cha conta 300 mila iscritti in Italia e che, nei desideri del suo fondatore, vuole espandersi anche all’estero. «Portare i riflettori del mondo in Italia a 22 anni significa far capire al mondo che esistiamo anche noi e ci stiamo dando da fare. Sono sicuro che dopo di me la BBC darà attenzione anche ad altre storie di italiani. L’Italia piace», ha detto Matteo Achilli.

 

 

Cos’è Egomnia. Egomnia è una piattaforma virtuale in grado di collegare il mondo dell’università con quello del lavoro, fungendo da ponte tra aziende, laureandi e laureati. L’idea è nuova e ha in sé qualche dettaglio innovativo e importante. Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di placement pre e post universitario, Egomnia sviluppa un algoritmo in grado di “assegnare un rating” (livello in classifica) a ciascun iscritto, calcolato sulla base di un criterio completamente meritocratico. Per esempio, prendendo un laureato alla Triennale, questo studente si vedrà assegnato un voto frutto di questa equazione: [(Voto di Laurea x 0,6 x Bonus) : numero di anni] + (Voto di Laurea x 0,6 x Bonus). Per bonus, Egomnia intende un valore aggiuntivo attribuito agli Atenei più prestigiosi. Si ricevono più punti se si sono conseguite esperienze all’estero. Oltre a equazioni e calcoli, il sito offre a chi si iscrive la possibilità di creare un proprio curriculum vitae online, compilando le domande proposte dal sito. In seguito si può scegliere se sottoporre il cv alle aziende che si dichiarano alla ricerca di stagisti o che comunicano l’esistenza di posizioni aperte.

I numeri di Egomnia finora. Nonostante Egomnia sia ancora in fase Beta - cioè non definitiva -, il volume d’affari della società ha toccato da subito le diverse centinaia di migliaia di euro di fatturato, operando a trecentosessanta gradi nel mondo delle risorse umane e anche proponendo a multinazionali software innovativi e complementari al portale. Il lancio a livello internazionale è previsto per ottobre.

 

egomnia

 

Quante sono e quanto valgono le start up italiane. In Italia, solo negli ultimi sei mesi sono nate 700 start up innovative: lo dicono i dati del Registro Imprese di Infocamere. La regione in cui è presente il maggior numero di start up si conferma la Lombardia, con 355 imprese innovative, seguita dall’Emilia Romagna, a quota 202, il Lazio, 187, il Veneto, 152. Per quanto riguarda le città, il capoluogo delle società innovative è Milano, con 236 imprese, seguita da Roma, 167 e Torino, 115.

Corriere.it riporta una lista di start up italiane che hanno superato il milione di euro di fatturato. Eccone qualcuna:

  1. La Lean Products, fondata da Matteo Correzzola nel 2009 a Pordenone, si occupa di componenti per minimizzare più possibile gli sprechi aziendali. Lo staff conta meno di 10 dipendenti, ma i clienti arrivano anche dall’estero. La produzione spazia dalla segnaletica orizzontale per i magazzini alle lavagne interattive.
  2. Hit09, fondata a Padova nel 2009: si occupa di ottimizzare l’aerodinamica di aerei ed elicotteri. I dipendenti sono meno di 20, ma ha già convinto partner industriali come SAAB e Rolls Royce.
  3. Si14, fondata nel 2008 sviluppa applicazioni e prodotti innovativi. Non per niente lo slogan è: tu hai un’idea, noi la realizziamo e tu costruisci il tuo business. Tra i loro prodotti ci sono occhiali a realtà aumentata ma anche sistemi di pagamento mobile e pure smartwatch.
  4. Applix, fondata nel 2009 a Gorgonzola da Claudio Somazzi e Marco Cirilli, è basata a Cagliari e si occupa di creare e sviluppare app mobile. I dipendenti oggi sono più di una decina.
  5. Solair, fondata nel 2011 a Bologna parte da un semplice presupposto: tutti hanno diritto ad un better business. Così sviluppano soluzioni per rendere più competitivi i prodotti delle aziende loro clienti.

Che cos’è una start up. Con il termine start up si identifica la fase iniziale per l'avvio di una nuova impresa, cioè quel periodo nel quale un'organizzazione cerca di rendere profittevole un'idea attraverso la creazione di nuovi processi. Inizialmente il termine veniva usato unicamente per indicare la fase di avvio di aziende nel settore internet o tecnologie dell'informazione. Start up comprende quindi tutte le spese relative alla costituzione della società e agli investimenti strutturali, gli stipendi, l'eventuale cauzione per l'affitto, le spese relative al materiale di consumo e l'indicazione del capitale proprio. Questo tipo di imprese, in caso di insuccesso, non è particolarmente rischioso, data l’esigua quantità di capitali investiti.

 

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