Momenti di tensione

Tenta di buttarsi dal cavalcavia a San Paolo d'Argon, salvata da carabiniere fuori servizio

Un militare della stazione di Albino ha scavalcato il parapetto e l'ha raggiunta, riportandola al sicuro e tranquillizzandola. I complimenti di Meloni e Fontana

Tenta di buttarsi dal cavalcavia a San Paolo d'Argon, salvata da carabiniere fuori servizio
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Una donna ha tentato di buttarsi da un cavalcavia sopra la statale 42 a San Paolo d'Argon, ma la prontezza di un carabiniere fuori servizio ha permesso di evitare la tragedia.

La donna sul cavalcavia

Il salvataggio è avvenuto nella tarda mattinata di ieri (lunedì 12 maggio), a opera di un militare della stazione di Albino, che non ha esitato a intervenire tempestivamente, per impedire il gesto estremo. Intorno alle ore 11.20, il carabiniere scelto stava percorrendo in auto, con a bordo i suoi familiari, la strada che attraversa la Val Cavallina quando, all’altezza del paese, ha notato una scena che lasciava poco spazio a equivoci.

Una donna, visibilmente agitata, si era posizionata all’esterno del parapetto del ponte, in una situazione di grave pericolo. Senza perdere tempo, il militare ha fermato il proprio veicolo e si è precipitato verso di lei. Consapevole della delicatezza e della gravità della situazione, ha raggiunto il cavalcavia e si è avvicinato a lei con estrema cautela. Nonostante il pericolo determinato dall’altezza e la mancanza di equipaggiamento idoneo, non ha esitato a scavalcare anche lui il parapetto, cercando di instaurare un dialogo per rassicurarla e distrarla. Questo per guadagnare tempo, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Il salvataggio e i soccorsi

Una volta abbastanza vicino, mentre sotto le auto continuavano a transitare, il carabiniere ha abbracciato al donna e usato il proprio corpo per trattenerla contro il parapetto, evitando che potesse cadere, fino all’arrivo dei soccorritori. Nelle delicate fasi successive, si è assicurato della sua incolumità tenendola e tranquillizzandola, mentre insieme lentamente strisciavano contro la balaustra, fino a raggiungere il terrapieno posto sul lato destro del cavalcavia, dove erano finalmente al sicuro.

Sul posto sono poi arrivati i colleghi della vicina stazione di Trescore Balneario e i sanitari del 118, che hanno soccorso la donna, poi trasportata all’ospedale di Alzano Lombardo.

Il commento di Meloni e Fontana

La vicenda (a lieto fine) non è rimasta limitata alla cronaca locale. Nel pomeriggio di oggi (13 maggio), infatti, la premier Giorgia Meloni ha rilanciato sui propri canali social la storia, commentandola con una semplice parole: «Eroe».

Più tardi, anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato: «Un esempio di coraggio e umanità che onora l’Arma dei Carabinieri. In attesa di conoscerlo e di complimentarmi personalmente con lui, gli rivolgo il più sentito ringraziamento della Giunta regionale e dell’intera Lombardia».

«Lo proporremo tra i premiati della Giornata della Fraternità Stradale»

Poco dopo, anche gli assessori regionali Romano La Russa e Paolo Franco (quest'ultimo bergamasco) hanno commentato il gesto del carabiniere orobico. Il primo (assessore alla Sicurezza) ha parlato di «gesto eroico che dimostra, ancora una volta, il coraggio, l’altruismo e lo spirito di sacrificio che animano gli uomini e le donne dell’Arma e delle nostre forze dell’ordine. Lo proporremo tra i candidati ai riconoscimenti che consegneremo a novembre in occasione della Giornata della Fraternità della Strada e della Sicurezza Stradale, iniziativa organizzata ogni anno da Regione Lombardia per premiare l'alto valore degli appartenenti a forze dell'ordine, polizia locale ed enti del soccorso impegnati ogni giorno sulle nostre strade».

Franco (assessore regionale alla Casa e all’Housing sociale) ha invece detto: «Questo episodio ci ricorda quanto sia importante il valore del servizio e della presenza delle forze dell’ordine anche al di là dell’orario o del ruolo. Il carabiniere ha incarnato i valori della dedizione, della solidarietà e della responsabilità verso il prossimo, valori che, come istituzioni, abbiamo il dovere di sostenere e onorare. Oggi è stato salvato non solo un corpo, ma un’intera storia, e con essa la speranza».