Innovazione

A Treviolo è arrivata già oggi la biblioteca automatica del futuro

A Treviolo è arrivata già oggi la biblioteca automatica del futuro
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La biblioteca di Treviolo presenta i servizi di automazione per il nuovo decennio. «Accanto ai software gestionali propri di un “back office” e alle funzioni di ricerca di RBBG.it, la biblioteca ha fatto un successivo grande salto attraverso l’installazione di postazioni di auto prestito per il pubblico e la riorganizzazione di servizi software e wi-fi - spiega la responsabile del settore Biblioteca e Cultura Viviana Vitari -. Per auto prestito si intende un’installazione self-check per lo svolgimento in autonomia di prestiti e restituzione documenti, nonché la verifica della propria tessera». Non pensiamo all’idea tradizionale di un computer desktop da scrivania, perché oggi anche uno smartphone svolge tante delle funzioni proprie di un computer. Pensiamo invece all’evoluzione della strumentazione e del design, oltre che di intuitive applicazioni con schermi sensibili al tocco. Si tratta di un servizio che prevede tecnologie avanzate per la semplificazione delle azioni che un cittadino deve svolgere nella vita quotidiana. Adesso entrando in biblioteca gli utenti possono svolgere operazioni digitali che solitamente richiederebbero la presenza di un addetto dedicato».

 

 

Ma quali sono i vantaggi? «In una sola stagione, si sono annullate le code delle persone in attesa all’ingresso, che in certe ore di punta costituivano una difficoltà seria». E, fattore ancora più importante, questa autonomia sta garantendo la riservatezza. «Coloro che sanno muoversi fra gli scaffali e la classificazione decimale Dewey, possono scegliere libri con contenuti particolari e sensibili, dalle patologie a informazioni su specifiche scelte di vita, dalle questioni adolescenziali alla sessualità». Mentre prima, dopo la consulenza del personale, la fase di registrazione al banco prestiti era pubblica e non permetteva la giusta distanza di cortesia. Il software che viene utilizzato per le postazioni self check è simile come idea, ma molto più complesso tecnologicamente parlando, alle casse automatiche di un supermercato. Da questo servizio prende l’idea della stampa di uno “scontrino”, non per il pagamento, ma per ricordarsi la data di restituzione di libri, dvd e riviste. «In biblioteca tutto questo è possibile grazie alla tecnologia Rfid, di radiofrequenza. Una speciale etichetta deve essere collocata all’interno di ogni documento per la sua rilevazione da “tavolette” e varchi e il...

 

Articolo completo a pagina 29 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 5 settembre. In versione digitale, qui.

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