Un fiume rosa scorre per Bergamo StraWoman, meraviglia di marcia

La maglia è rosa, ma il Giro d’Italia non c’entra. Della corsa ciclistica a tappe la StraWoman-Sportpiù «We run the world» ha il colore simbolo ma non le bici, la competizione, la composizione tutta maschile. Nuovo appuntamento, stasera (sabato 24), per la marcia non competitiva sotto le stelle su due percorsi, 5 e 10 chilometri, riservata alle donne. Per dire no alla violenza. Non è necessario essere delle runners esperte, basta avere entusiasmo e voglia di divertirsi. Nata nel 2011, StraWoman è un tour itinerante di successo. L’edizione di quest’anno prevede cinque tappe. Il tour è partito da Milano, domenica 14 maggio, in occasione della festa della mamma, poi Brescia (11 giugno), Bergamo, Como (primo luglio) e Monza (23 settembre), tappa conclusiva del tour.




Il ritrovo è fissato alle 19.30 in Piazza Matteotti dove è stato allestito un villaggio interamente dedicato alle partecipanti. Qui ci si può iscrivere e ritirare il kit gara. Ci sono anche dj set, attività sportive e ludiche, riscaldamento a cura dei personal trainer della palestra che sponsorizza l’iniziativa, intrattenimento. Sul palco il conduttore e showman Fernando Proce, la voce del programma La famiglia giù al nord di Rtl 102.5, la radio più ascoltata in Italia. Alle 21 il via: un fiume di maglie rosa scorrerà per la città. La marcia è a ritmo libero: ognuno potrà scegliere la propria andatura e all’arrivo ci sarà un ristoro finale, defaticamento, premiazioni, gadget e medaglie di partecipazione. Partecipando alla StraWoman si sostiene il progetto We Go! di ActionAid, pensato per le donne vittime di violenza domestica. Si calcola infatti che 1 donna su 4 subiscaviolenza fisica o sessuale dal proprio partner ma, a causa dell’insufficiente autonomia economica per provvedere a se stesse e ai propri figli, non interrompa le relazioni violente. StraWoman e ActionAid hanno unito le loro forze per potenziare i servizi a supporto delle donne vittime di violenza domestica, con particolare attenzione a quelli promossi dai centri antiviolenza e orientati a favorire l’indipendenza economica.