Ambiente

Un parco fotovoltaico da 3,5 milioni di euro sull’ex discarica di Ciserano

È la proposta con partenariato pubblico-privato avanzata al Comune da parte del Gruppo Fecs, la holding con sede a Verdellino specializzata nel recupero e riciclo di materie prime metalliche

Un parco fotovoltaico da 3,5 milioni di euro sull’ex discarica di Ciserano
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Dove c'era l’ex discarica di Ciserano nascerà un parco fotovoltaico. O almeno è ciò che è stato proposto al Comune da parte del Gruppo Fecs, la holding con sede a Verdellino specializzata nel recupero e riciclo di materie prime metalliche.

Un parco fotovoltaico all'ex discarica

Un progetto che ha incontrato subito il favore dell’Amministrazione comunale che, mercoledì sera, ha approvato il "Programma triennale esigenze pubbliche" all’interno del quale è stato inserito il partenariato pubblico-privato per la riqualificazione dell’ex discarica. Lì, lungo la provinciale "Francesca", in un’area da 32.600 metri quadrati, sorgerà un impianto fotovoltaico da 2,3 Megawatt con un investimento da 3,5 milioni di euro.

Dopo 30 anni passerà al Comune

L’iter dovrà proseguire con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e con la gara pubblica a cui potranno partecipare anche altri privati proponendo condizioni migliori. Il vincitore dovrà poi redigere il progetto esecutivo, realizzare e gestire l’impianto per i prossimi 30 anni.

«Al termine del periodo di concessione - ha spiegato il sindaco Caterina Vitali - il Comune diventerà proprietario dell’impianto, che garantirà ancora una funzionalità al 75%, e potrà decidere se vendere oppure affidare nuovamente in gestione».

La prima richiesta, da parte del gruppo Fecs, risale a inizio 2023. In un anno il Comune ha portato avanti un’intensa trattativa riuscendo a ottenere, oltre al canone annuale garantito non inferiore ai 13.400 euro, anche il corrispettivo valore di un’auto elettrica (con relativa colonnina di ricarica) per il Comune e il rimborso della spese energetica stimata delle due scuole, primaria e secondaria di primo grado.

«L’area dell’ex discarica non è mai stata utilizzata e non avremmo mai potuto farci nulla di che - ha aggiunto l’assessore Enea Bagini - Non era un’area strategica per il Comune e non essendo suolo vergine è perfetta per interventi di questo genere che sono un investimento per il nostro futuro».

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