Un vero tesoro nel cuore dell'Arera Zinco, argento e... posti di lavoro
A sentir parlare di miniera, ci vengono in mente luoghi lontani e tempi andati. Mai immagineremmo che proprio qui nella Bergamasca, a qualche decina di chilometri da Città Alta, si stia lavorando per riaprirne una. Eppure a Oltre il Colle fervono i preparativi. Da un anno e mezzo, infatti, sono in corso i lavori di messa in sicurezza delle gallerie già esistenti nel cuore della montagna e presto, probabilmente a fine 2017, riapriranno grazie agli stimati 70 milioni di investimento da parte dell'azienda australiana Energia Minerals, che proprio qui, in località Ca' Pasì, ha trovato una vera miniera d'oro. Anzi, di zinco.
Un tesoro più che una miniera. Niente di nuovo visto che in quella stessa montagna, fino al 1982, si estraeva lo zinco. Poi, però, si decise di chiudere bottega. Non perché le miniere fossero esaurite, ma perché l'Eni pensò che fosse meglio importare il minerale dall'estero. E così addio miniere e addio lavoro per tanti abitanti della zona. A distanza di 30 anni, ecco arrivare gli australiani. La Energia Minerals, infatti, ha messo gli occhi su quei circa 250 chilometri di gallerie in disuso e ha deciso di puntarci. 70 milioni per la precisione. Un investimento importante, ma irrisorio a confronto della ricchezza che può derivare da quel giacimento tra l'Arera e la Val del Riso: «Le tre grandi miniere di zinco oggi al mondo stanno oramai esaurendo l'estrazione - ha spiegato a L'Eco di Bergamo il rappresentate italiano della Energia Minerals, Marcello De Angelis -. Il prezzo aumenterà e quella di Oltre il Colle-Riso è destinata a diventare la principale miniera di zinco in Italia e tra le più importanti in Europa. L'interesse intorno a questa operazione è molto alto. Peraltro, proprio in questo periodo, si sono scoperti altri usi dell'ossido di zinco, come fertilizzante in agricoltura». In altre parole, appunto, una miniera d'oro.
I prossimi passi. Nei prossimi mesi verranno realizzati nuovi tunnel mentre la Edilmac di Gorle si sta occupando di mettere in sicurezza quelli già esistenti. Parallelamente il colosso australiano continuerà l'analisi della roccia attraverso i carotaggi, che hanno confermato una presenza importante, oltre che di zinco, anche di piombo e soprattutto di argento. In passato l'argento veniva semplicemente scartato, mentre oggi potrà costituire un valore aggiunto nei concentrati di minerale che la Energia Minerals andrà a produrre. Finora sono stati spesi 5,5 milioni per l'analisi di circa 7mila metri di area. Entro la fine di quest'anno verrà steso il piano di fattibilità per l'estrazione, mentre l'anno prossimo dovrebbe partire la realizzazione di tutti gli impianti. La speranza è che, nel 2018, si inizi con l'estrazione vera e propria. I report che giungono dai laboratori dell'azienda sono più che ottimistici. Kim Robinson, amministratore della Energia Minerals, in un documento scrive: «È un momento emozionante per noi. Stiamo accelerando il progetto con l'obiettivo di fornire il concentrato di zinco di ottima qualità al cuore dell'Europa occidentale a partire dal 2018, per avvantaggiarci in un periodo in cui le scorte di zinco inizieranno a scarseggiare, con la previsione del relativo aumento dei prezzi».
Lavoro e vantaggi per Oltre il Cole. E per la gente del posto cosa cambierà? Le strade saranno invase dai camion e sarà deturpato l'ambiente che tanti turisti (sebbene molti meno che in passato) continua ad attirare? A sentire gli australiani (e a guardare il progetto), assolutamente no: è prevista la sistemazione dei circa 11 chilometri di tunnel che collegano la zona della Colonna Zorzone, giacimento chiave, con la Val del Riso, dove il materiale sarà portato per la lavorazione. Nessun camion, tutto avverrà sottoterra. Cosa che ha convinto gli amministratori locali, inizialmente preoccupati dall'ipotetica necessità di rivedere l'intera viabilità della zona. Le previsioni parlano di 500mila tonnellate l'anno di materiale estratto, un dato che, secondo quanto riferito da De Angelis a L'Eco, fa supporre l'impiego di almeno 200 persone tra operai e tecnici. Intanto alcune persone di Oltre il Colle e dintorni già lavorano per l'azienda australiana nei suoi uffici situati in centro al paese, lungo la provinciale. E già piovono curriculum di persone alla ricerca di un posto di lavoro. 370 almeno, scrive L'Eco, arrivati sia alla sede della Energia Minerals che in Comune, ma anche alla Pro Loco. Valerio Carrara, sindaco di Oltre il Colle, è soddisfatto: «I rapporti con l'azienda sono ottimi. La gente ha grandi aspettative e per ora le promesse fatte dalla Energia sono state rispettate. Ci hanno detto che le prime assunzioni saranno destinate a gente del posto o comunque con forti legami con il paese, siamo certi rispetteranno anche questa promessa. Grazie a loro molte famiglie potranno restare a vivere qui». Intanto i primi vantaggi per Oltre il Colle ci sono già: la Energia Minerals, infatti, ha donato al Comune il materiale di risulta degli scavi, il quale, una volta lavorato, può essere utilizzato sia per la sistemazione delle strade che per altri tipi di lavori. L'Arera si sta rivelando una miniera d'oro anche per Oltre il Colle e dintorni.