Bella storia

Una catena umana (sotto il sole cocente) per portare l'acqua ai rospi in quel di Nembro

Trenta persone si passavano i secchi di mano in mano, sotto il sole del 16 agosto, per riempire gli stagni scavati dagli studenti al fiume

Una catena umana (sotto il sole cocente) per portare l'acqua ai rospi in quel di Nembro
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di Elena Conti

«A dimostrare che si può. Si può prendersi cura, insieme, anche il 16 agosto, quando la città è deserta e il sole cocente, di un non luogo che sta diventando spazio prezioso per esercitare momenti di cittadinanza attiva e provare a pensare che è possibile contrastare la crisi climatica anche con piccole azioni da portare avanti vicino a casa». Così gli amministratori nembresi descrivono quello che è successo lungo il fiume Serio, nei pressi degli stagni realizzati dai ragazzi della 3ªH del liceo scientifico Amaldi di Alzano.

Una catena umana formata da una trentina di persone, reclutate tramite un appello via social lanciato da Mino Patelli (custode dell’Oasi della Guidana di Alzano) e dall’Orto Botanico di Bergamo (che ha collaborato al progetto “Saltiamo il fosso” del liceo), si sono ritrovate sul posto per riempire d’acqua le pozze rimaste quasi a secco.

Questi stagni, inaugurati ad aprile, facilitano la proliferazione di piccoli anfibi come rane, rospi e raganelle, libellule e piante acquatiche. Vanga alla mano, aiutati dai volontari Raffaele Noris e Mario Merelli, hanno scavato tre stagni: nel primo è stato collocato anche un telo impermeabile, donato dall’azienda Solarfast di Grassobbio. Sul sito www.ortobotanicodibergamo.it è possibile contribuire all’acquisto di nuovi teli per mettere in sicurezza anche gli altri stagni.

«Nelle ultime settimane - spiega Enrico Bassi dell’Orto Botanico di Bergamo, che con Mara Sugni e con la professoressa Chiara Vergani dell’Amaldi ha seguito da vicino il ripristino dell’area umida - abbiamo monitorato i livelli dell’acqua, che stavano scendendo a causa delle alte temperature. Era necessario intervenire, ma abbiamo preferito farlo coinvolgendo le persone, affinché conoscano questo luogo e imparino a prendersene cura. C’erano persone di tutte le età, grandi e piccoli. Si passavano di mano in mano i secchi colmi d’acqua prelevata dal fiume; hanno effettuato anche piccoli lavori di manutenzione come la sistemazione del telo, la raccolta di rifiuti e l’eliminazione delle erbacce, innaffiando invece le essenze arboree piantate dai ragazzi».

Dopo l’inaugurazione degli stagni, gli studenti hanno (...)

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Commenti
Albe

Più con gli anziani e meno con i rospi...

Giuseppe Boschini

La fauna e' destinata a trasformarsi in fauna sub tropicale.... scorpioni serpenti a sonagli tarantola....etc etc etc....etcciu'...cio' il fregiur

DANIEL FACHERIS

Bellissimo gesto, tranne per le altre creature del fiume. Poi penso: dopo quel giorno si ritorna alla solita vita? Vi ricordo che ormai siamo quasi sul punto del non ritorno. Purtroppo come tutte le cose, nessuno ha le PALLE di stare male un'anno o più anni o chissà quanto tempo, per riportare il il nostro pianeta al suo fascino. Viva la comodità a discapito degli altri esseri viventi (Flora e Fauna). Tappezzate sempre mi raccomando come faccio i politici ad ogni atto di governo. Tappezza di qua, tappezza di là e dopo siamo un colabrodo 👍🏻👍🏻

Michele

Bellissmo gesto, assolutamente da compiere anche con gli esseri umani

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