Una piccola donazione per un grande obiettivo: restaurare la casa del porto di Clanezzo
Due giovani hanno lanciato su Facebook una campagna tesa a raccogliere fondi per portare agli antichi fasti questa struttura in uno dei borghi più belli della Bergamasca. In cambio, un tour gratuito a lavori finiti
Clanezzo è, come abbiamo già avuto modo di raccontarvi, una delle perle spesso dimenticate della nostra provincia. Fortunatamente, però, c'è chi ancora ci tiene. Prima della pandemia, infatti, stavano per partire i lavori di restauro della bellissima casa "del porto".
Questa struttura ha origini antiche, era la dimora del barcaiolo che trasportava merci e persone da una sponda all’altra del Brembo, quindi dalla Val Brembana alla Valle Imagna e viceversa. Un lavoro che andò avanti fino alla fine dell’Ottocento, quando tra le due sponde venne costruito il "ponte che balla" diventato una delle attrazioni più amate di questa perla bergamasca. Da allora quella dimora antica, addossata alla roccia appena al di sopra del fiume, vicina alla casa torre che controlla il passaggio sul ponte di Attone (X secolo), ha continuato a essere abitazione, ma anche osteria. È disabitata da una ventina di anni. Sull’intonaco ancora si vedono dei dipinti di cavalieri medievali, in sintonia con lo spirito del posto, probabilmente dipinti nell’Ottocento.
Teoricamente, i lavori si sarebbero dovuti concludere per settembre, ma lo stop imposto dal Covid ha rinviato tutto. E i costi sono conseguentemente lievitati. Per questo motivo Lorenzo Filippini, ingegnere di Sorisole, e Davide Baggi, perito elettronico di Ponteranica, entrambi di circa 30 anni, hanno lanciato su Facebook una raccolta fondi tesa a raccogliere finanziamenti per portare avanti il restauro della casa del porto di Clanezzo. L'obiettivo è riuscire, già nella fase di cantiere, a restaurare l'intero edificio. In cambio, i due giovani mettono a disposizione dei donatori la loro competenza ed esperienza promettendo un tour della struttura a lavori finiti per scoprire tutti i segreti non solo del porto, ma anche di tutto il borgo storico di Clanezzo.