Per snellire le procedure

I 41 reati depenalizzati dal Governo (C'è anche la guida senza patente)

I 41 reati depenalizzati dal Governo (C'è anche la guida senza patente)
Pubblicato:
Aggiornato:

Il Governo ha ufficialmente depenalizzato 41 reati, che significa che alcuni comportamenti che fino a ieri erano passabili di processo penale, e quindi di eventuale pena, avranno da oggi come sanzione un'ammenda, ovvero un pagamento in denaro. Si tratta di reati che, grazie alla depenalizzazione, diverranno da adesso “illeciti”, di varia natura: dall'ingiuria alla guida senza patente fino agli atti osceni in luogo pubblico.

Perché depenalizzare i reati? La domanda che sorge spontanea è quale sia il motivo che possa spingere un Governo a decidere di depenalizzare certi reati. Per capire, è necessario considerare due ordini di ragioni, la prima sistemica e la seconda economica. Per quanto riguarda i motivi di sistema, è noto a tutti che il sistema giurisdizionale italiano sia particolarmente lento e macchinoso, con singoli processi che si protraggono per anni e anni anche solo per giungere al loro primo grado di giudizio, spesso addirittura evitato grazie all'intervento della prescrizione. L'intento, dunque, è quello di sgravare i tribunali dai processi minori, quelli che riguardano reati che tutto sommato potrebbero essere sbrigati in un attimo e senza coinvolgere giudici e avvocati. In questo modo, si spera, la macchina giudiziaria italiana dovrebbe funzionare meglio, garantendo le giuste garanzie e i giusti tempi a quei processi che invece necessitano di tutta la perizia possibile.

Per quanto riguarda invece le ragioni economiche, gli aspetti da tenere in considerazione sono due: anzitutto, fare un processo costa soldi, allo Stato e ai cittadini; evitare il tribunale per i reati minori comporta un risparmio di denaro per tutti. In secondo luogo, evidentemente, il pagamento dell'ammenda finisce nelle casse statali.

 

 

I 41 reati depenalizzati. Si tratta delle seguenti fattispecie, raggruppate per settori:

  • Reati contro la fede pubblica: falsità in scrittura privata; falsità in foglio firmato in bianco; uso di atto falso; soppressione, distruzione e occultamento di scritture private vere. In questi casi, la nuova legge prevede una sanzione pecuniaria da 200 euro a 12mila euro.
  • Reati contro la moralità e il buon costume: atti osceni; pubblicazioni e spettacoli osceni. Sanzioni da 5mila a 30mila euro e da 10mila a 50mila euro.
  • Reati contro la persona: ingiuria. Sanzioni: da 100 a 8mila euro. Nel caso in cui il fatto sia stato commesso in presenza di più persone la multa sale da 200 a 12mila euro.
  • Reati contro il patrimonio: sottrazione di cose comuni; danneggiamento semplice; appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose avute per errore o caso fortuito. Sanzioni da 100 a 8mila euro.
  • Contravvenzioni di polizia: rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto; abuso della credulità popolare; rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive. Sanzioni: da 5mila a 15mila euro e da 5mila a 10mila euro.

Per quanto riguarda le leggi speciali, sono stati depenalizzati i seguenti reati:

  • Omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali, per cui si prevede una sanzione da 10mila e 50mila euro per un importo omesso inferiore a 10mila euro.
  • Guida senza patente, sanzione da 5mila a 10mila euro. A questo si aggiungerà la confisca del veicolo. In caso di recidiva scatterà invece la sanzione penale.
  • Riciclaggio, con sanzione da 5mila a 30mila euro.
  • Interruzione volontaria di gravidanza senza osservanza delle modalità indicate dalla legge: sanzione da 5mila a 10mila euro.
  • Violazione norme pubblica sicurezza: sanzione da 10mila a 50mila euro.
  • Violazione delle norme sul diritto d'autore: sanzione da 5mila a 30mila euro.
  • Contrabbando e violazioni doganali: sanzione da 5mila a 50mila euro.
  • Mancato rispetto dell'autorizzazione alla coltivazione di stupefacenti per uso terapeutico: sanzione da 1 a 4 milioni di euro.
Seguici sui nostri canali