Storie di vita

Ancilla e le altre del centro anziani della Malpensata

Ancilla e le altre del centro anziani della Malpensata
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Graziella, Giuseppina, Mariateresa, Rina, Angela e Ancilla sono le sei protagoniste del centro anziani di via Furietti che hanno partecipato al progetto “Viva Vittoria” realizzando a maglia e con l’uncinetto più di duecento coperte colorate che il 23 e 24 novembre, insieme a quelle di altre associazioni, sono state esposte in Piazza Vecchia per la giornata contro la violenza sulle donne. I fondi raccolti sono stati devoluti all’Associazione “Aiuto Donna-Uscire dalla violenza Onlus”. «Abbiamo cominciato a settembre – spiega Ancilla Cornali -. Siamo tutte volontarie del centro anziani: abbiamo realizzato quadrati di cinquanta centimetri che verranno cuciti insieme per diventare un’immensa coperta coloratissima». Ancilla cuce e ricama da una vita. Racconta: «Vivo in questo quartiere, la Malpensata, da sempre e da sempre lavoro a maglia. Quando ho letto l’annuncio del concorso mi sono detta perché non provare a cercare altre partecipanti al centro anziani?».

Ancilla lavora a maglia, confeziona abiti per l’associazione Maschere di Rataplam, di cui è pure fondatrice, che porta in giro spettacoli della tradizione bergamasca. «Siamo un gruppo di animazione in maschera che con il tempo si è costituita associazione folcloristica». Una passione nata nel 1992, quando Ancilla ha cominciato a costruire maschere per i suoi figli. Lo scorso anno Ancilla ha addirittura vinto il premio per il miglior costume della Vecchia del Ducato di Piazza Pontida: «Si tratta di un concorso che prende il nome dialettale di “La Egia pio bèla”. La vincitrice ha l’onore di aprire la sfilata al fianco del Duca. Per l’occasione noi abbiamo realizzato una vecchia con un vestito ottenuto con i tessuti degli ombrelli». Ma le sorprese continuano al Centro Anziani della Malpensata, che per Natale è stato addobbato a festa da Ancilla e dalle altre volontarie. Un fermento di attività che hanno attirato non soltanto gli abitanti del quartiere. Giochi da tavolo, cene, apericene e proiezioni cinematografiche come quella del 24 novembre all’Auditorium Gramsci di via Furietti, adiacente al centro anziani. Spiega il presidente del centro anziani, Bruno Quarti: «A breve, grazie ai lavori della rotonda e alla costruzione di una passerella all’altezza della circonvallazione, molti saranno agevolati a raggiungere il nostro centro. Anche il nostro edificio subirà dei cambiamenti per renderlo più funzionale. Verrà realizzato anche un piazzale in fondo alla via, che connetta il nostro edificio, la scuola elementare e la scuola media».

Le scuole vengono spesso coinvolte in attività che si svolgono nel centro anziani, in modo da stimolare la relazione tra generazioni, come accaduto con l’evento Gioppino e la principessa stregata, spettacolo di burattini andato in scena il 24 ottobre con la regia di Virginio Baccanelli, che ha riscosso grande successo tra i piccoli ospiti, i bimbi della scuola materna Santa Croce. A popolare il centro – dove nei pomeriggi dalle 14.30 alle 19.30 vengono organizzati dei tornei di burraco, scala 40 e scopa – anche una ex maestra di scuola elementare, Concetta Severino, che da tre anni frequenta questo luogo tutti i giorni: «Io qui faccio volontariato. Aiuto al bar, parlo con gli anziani, racconto la mia vita, i quarant’anni di insegnamento. Li aiuto a comunicare i loro problemi, tra una partita a tombola e una mano a burraco». Da quando è rimasta vedova, Concetta ha trovato qui una seconda famiglia.

Concetta non ha rinunciato a insegnare, ora trasmette conoscenze anche agli anziani: «Con loro uso un po’ la stessa tecnica che usavo coi bambini. Se stavano attenti, a fine lezione promettevo sempre qualcosa da mangiare, di tipico della mia terra, come arancini o dolci alla ricotta e alle mandorle». Concetta, originaria di Catania, si sente ancora molto legata alla sua Sicilia e grazie anche al carattere estroverso è stata accettata dalle persone del centro di via Furietti. «Appena arrivata non ero solare come adesso, rimasta vedova e ormai in pensione le mie giornate erano monotone e vuote. In molti qui mi hanno coinvolta in diverse attività e con il tempo mi sono ho stretto nuove amicizie». E proprio come Concetta molti altri sono coloro che hanno ritrovato in questo luogo il calore e l’affetto di una seconda casa aperta a tutte le generazioni, come il novantanovenne Emelio Facoetti, amante del gioco delle carte, o Anacleto Vanali, vincitore di numerosi tornei di freccette, o ancora Ferruccio Bonacina che a ogni Natale, Pasqua e Capodanno non si dimentica mai di fare gli auguri ai suoi compagni di giochi.

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