Dopo 42 anni

È andato in pensione Dario Malacarne, vigile di Città Alta: un commandos di buonsenso

Prima impegnato nel centro di città Bassa «in strada, agli incroci», poi per 26 anni nel borgo storico. Gli incontri con i grandi della Storia e il tifo per l'Atalanta

È andato in pensione Dario Malacarne, vigile di Città Alta: un commandos di buonsenso
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di Wainer Preda

Con quella faccia un po’ così, quell'espressione un po’ così, a metà strada fra il severo e il pacifico, sarà difficile dimenticarlo. Lui, per molti, è stato il simbolo delle istituzioni in Città Alta. Quello più vicino. Quello con cui parli volentieri perché non è molto diverso da te. Ora Dario Malacarne, agente della polizia locale, è andato in pensione dopo 42 anni di onorato servizio.

Gli occhi miti contrastavano con la divisa austera. Fino a mercoledì 7 aprile, dietro quel blu rigoroso c’era un uomo che ha fatto dell’equilibrio e del buonsenso la chiave della sua vita e del suo servizio. Lo sanno bene i residenti e i commercianti di Bergamo Alta, che lo apprezzavano prima di tutto per la capacità di ascoltare tutti. Serve pazienza innata per fare l’agente della municipale. Perché nell’immaginario collettivo il vigile è quello che vieta, che dà le multe, salvo poi accorgerti che è il primo che chiami quando sei in difficoltà. È un ruolo importante per la convivenza civile, quello degli uomini della polizia locale. Anche se facciamo finta di non accorgercene.

Malacarne lo ha svolto con rispetto e dedizione, per la gente e la divisa. Per sedici anni è stato in servizio nel centro di Bergamo. «Prima eravamo più in strada, agli incroci. Oggi invece i servizi vengono effettuati principalmente con l’auto e le radio». Anche a Borgo Santa Caterina. Anche allo stadio, dove gioca l’Atalanta, la sua passione: «Insieme ad altri amici negli Anni Settanta ho fondato il club Commandos, sana tifoseria».

Poi per altri 26 anni, a Bergamo Alta. Una realtà difficile. Complicata, dai delicatissimi equilibri. «Città Alta è molto cambiata nel tempo, soprattutto nell’ultimo periodo. Ma è sempre stata parecchio complessa, anche nella gestione. Il mio modo di operare è sempre stato volto alla collaborazione. Il nostro lavoro comporta che si operi sempre con buonsenso e saggezza».

Pesa le parole quando parla, Dario Malacarne. Anche adesso che è libero dalle consegne operative. «Mi fa piacere quando la gente mi riconosce e mi saluta per strada con affetto, anche fuori servizio, per chiedermi come va. Ho buoni rapporti con tutti». Già perché a pelle Malacarne ispira fiducia. Sarà per i modi, gentili e mai eccessivi. Lo vedevi passare in servizio lungo la Corsarola, quasi senza farsi notare. Ed è li che una mattina ha incontrato un attore, al tempo il più celebre della sua categoria. (...)

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