IL LUTTO

Bergamo piange Giuseppe Baretti, ex presidente del Comitato Figc Lombardia

Persona perbene e insolita nel mondo del calcio, non negava mai aiuto e disponibilità a chi ne aveva bisogno

Bergamo piange Giuseppe Baretti, ex presidente del Comitato Figc Lombardia
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di Giordano Signorelli

Passione, disponibilità, determinazione, semplicità, umiltà, competenza. Potremmo andare avanti ancora a lungo per citare le qualità di Giuseppe Baretti, ex presidente del Comitato lombardo della Figc ed ex Delegato provinciale, che è venuto a mancare la scorsa notte all'età di 72 anni dopo la battaglia con una lunga malattia.

Dopo aver lavorato come dirigente in diverse società dilettantistiche, approda in Figc come delegato provinciale del Comitato di Bergamo e poi viene eletto in quello lombardo con sede a Milano, di cui diviene vicepresidente con la gestione Belloli e, successivamente, presidente dopo l'elezione di quest'ultimo a capo della Lnd.

Rieletto presidente della Lombardia nel 2016, conclude il proprio mandato nel 2020 e non si ricandida. Sempre nel quadriennio olimpico approda anche in Lnd e nel Consiglio Federale. Nel 2012 aveva ricevuto il Premio Enzo Sensi a.m..

Baretti era una persona insolita in questo ambiente. Spesso chi occupa ruoli di prestigio è difficilmente raggiungibile da chi necessita di un chiarimento o un'intervista, ma invece Baretti, con molta umiltà e disponibilità, era solito tendere la mano a tutti coloro che ne avevano bisogno, e a qualsiasi ora. Sia in orario d'ufficio che fuori, persino la domenica pomeriggio durante una partita se il dirigente di una squadra dilettantistica aveva bisogno di una delucidazione su una sostituzione da effettuare. Oppure anche a sera tarda.

«Sapete che io sono sempre disponibile se avete bisogno e se posso aiutarvi sapete come rintracciarmi. Magari non come ha fatto qualcuno l'altra notte che ha provato a chiamarmi alle due», disse ridendo Baretti durante una delle tante riunioni con le società.

Proprio il suo essere insolito lascerà un vuoto incolmabile da chi ne raccoglierà l'eredità, perché succedere a un Signore - rigorosamente con la S maiuscola - che ha saputo farsi voler bene da tutti i club (e non solamente quelli bergamaschi), non sarà certo una cosa semplice. Inutile dire che nel mondo del calcio - ma non solo - ci sarebbero voluti (e ci vorrebbero) più Giuseppe Baretti.. Noi ringraziamolo per averci dato l'opportunità di conoscerlo e apprezzarlo, sperando che in futuro ne nascano altri.

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