Il 19enne di Bagnolo Mella

La malattia, l'operazione, il ritorno La Dea riabbraccia Abbadati

La malattia, l'operazione, il ritorno La Dea riabbraccia Abbadati
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[Nella foto, da sinistra: Messina, Parigi, Tulissi, Abbadati e Lunetta]

 

Quella di Nicola Abbadati è una storia complicata. All’inizio sembrava tragica, il tempo l’ha rimodellata e oggi la luce in fondo al tunnel sembra sempre più vicina. Al grande pubblico, il nome di questo centrocampista classe 1996 della Primavera dell’Atalanta (nella foto, il quarto da sinistra, assieme ai compagni Messina, Parigi, Tulissi e Lunetta) dirà molto poco, ma per chi vive Zingonia ogni giorno la sua presenza al fianco della formazione di Bonacina sabato contro il Chievo ha dato grandissima gioia.

«Felice di rivedere i compagni». «È stata la prima volta quest'anno - racconta Nicola al sito ufficiale Atalanta.it - ed è stato bello rivedere i miei compagni, ma al tempo stesso fa male essere lì e non poter lottare con loro. Posso però fargli un grosso in bocca al lupo per il proseguo del campionato. Certo mi manca tutto questo, è naturale dopo dieci anni di settore giovanile e non è facile veder interrompersi il proprio sogno quando arrivi a un passo dalla prima squadra. Adesso vedremo cosa mi diranno i medici, ma per quel che mi riguarda, io non smetterò mai di lottare e ci crederò fino alla fine».

 

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Sette mesi fa l'operazione. Nella rosa della Primavera, il nome di Abbadati compare in cima alla lista. Lui, purtroppo, dal febbraio del 2014 combatte una partita ben più importante. C’è in gioco la sua vita, il ragazzo lo sa bene e sta facendo di tutto per uscirne vincitore. «La guarigione procede bene, sono passati sette mesi dall'operazione, ora vado in ospedale una volta al mese per un controllo, ma il peggio è passato. Adesso mi aspetta la riabilitazione e io spero di poter tornare al più presto a giocare».

La dedica dei compagni. Il 26 febbraio 2014, l’Atalanta perse contro l’Inter per 3-2 ma dopo le due reti orobiche di Varano e Caldara tutti i giocatori mostrarono una maglietta con la dedica per il compagno. La famiglia e la società nerazzurra, fin dai primi momenti, mantennero la totale riservatezza sui problemi di salute del giovane Nicola, ma i compagni della Primavera e quelli della prima squadra non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno al giovane di Bagnolo Mella che fin dai Pulcini indossa la casacca nerazzurra.

 

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La visita di Denis. «L'Atalanta mi è sempre stata vicina e fin dal primo momento mi ha dato il massimo sostegno, dal presidente Percassi a mister Bonacina che è subito venuto a trovarmi in ospedale e naturalmente i miei compagni di squadra. Ma ho avuto davvero tante manifestazioni di affetto anche dai giocatori della prima squadra. Conosco Baselli e Grassi da anni e si sono subito interessati alla mia situazione, poi un giorno è venuto a trovarmi in ospedale anche Denis e mi ha portato una maglietta con le firme di tutti i giocatori e la scritta “Forza Nico”. Mi ha fatto davvero piacere».

 

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