La posta degli amori sfigati Conta solo andare avanti

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Cara Alba,
Leggendo questa tua posta del cuore, una volta mi sono imbattuta in una lettera in cui mi sono rispecchiata. Parlava di “sliding doors”, di occasioni perse e di quel senso di rammarico che resta e non se ne va più. Per certi versi, è quello che provo io. Anche se, più che treni perduti e occasioni mancate, il mio è semplice rimpianto. Il rimpianto di chi, dopo tanti anni, si rende conto di aver voluto osare forse troppo, di chi guarda alla ragazzina che era e si chiede se davvero non poteva accontentarsi, accettare il compromesso di una storia d’amore forse non da film ma certo tranquilla, serena, in grado di regalare certezze e non solo tormenti e dubbi . Crescendo si impara che l’amore dei film non esiste. O almeno non persiste. A vent’anni, invece, lo desideri ardentemente quell’amore lì. E così finisce che rifuggi la semplicità. Il mio fidanzato di allora era un bravo ragazzo. Privo di ambizioni, sì; un po’ tonto, ma in senso buono. L’ho rivisto, dopo anni, pochi giorni fa: è sempre lo stesso, ma si è rifatto una vita con un’altra ragazza ed è felice. Io, invece, sono cresciuta, mi sono affermata (più o meno) professionalmente, ho cambiato città, ho aperto le mie prospettive. Ma sono sola e certo non felice. Perché? Non trovi sia un’ingiustizia questa? Se fossi rimasta con lui, se fossi scesa a patti con la mia fame di vita e di soddisfazione, forse ora starei meglio?
Luce

 

Cara Luce,
parto col dirti che il tuo nome non ti aiuta. Perché contiene l’opposto del suo significato: le ombre. Quando la tua voglia di crescere, di cambiare, costruisce il futuro ma distrugge tutto ai lati e alle spalle, le ombre non le puoi evitare. La vita va in una sola direzione, cioè avanti, ma nel frattempo «possibili scenari si contendono le nostre vite», come canta il bello e bravo Cesare Cremonini. Ogni giorno, per un passo che facciamo, rinunciamo a infiniti altri percorsi. È una cosa che toglie il fiato, se ci pensi. E tu hai questa maledizione: pensarci. Quanto sembra conveniente farsi scivolare addosso le ore, la vita, vedere gli anni che fanno clic, clic, clic uno dopo l’altro e osservare la storia andare incontro al finale già scritto, camminare verso la scena finale della commedia. Purtroppo non è così che siamo vivi; alcuni di noi, nati con questo pezzo mancante che non si recupera mai, corrono, inciampano, sudano e anche quando sentono la scintilla del fuoco che fa quella Luce che cercano e credono di esserci, dura tutto il tempo di un brivido. Poi la corsa ricomincia. Così il tuo bravo ex fidanzato della gioventù ti ricorderà per sempre una possibilità che hai avuto e cosa vuol dire essere amati, che è il più grande regalo che poteva farti. Adesso, tutto quello che devi fare è guardare avanti e così, naturalmente, le ombre andranno in una sola direzione: dietro.
Alba

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