La Voluntas

Osio Sotto, «Le nostre ragazze. Le più forti, con il pallone»

Osio Sotto, «Le nostre ragazze. Le più forti, con il pallone»
Pubblicato:
Aggiornato:

Ci vorrà del tempo prima che i livelli di adrenalina tornino alla normalità, nelle vene gialloblu di quell’o rga n i s m o compatto e portentoso chiamato Voluntas Osio Femminile. Del resto, vincere il campionato regionale di serie C non è roba da tutti i giorni. Eppure, la squadra osiense, la scorsa domenica 29 aprile ha scoperto quale sia la sensazione di arrampicarsi sul primo gradino del podio lombardo.

Spirito di squadra. «Sarebbe sbagliato dire che la vittoria è giunta inaspettata, visto che eravamo al primo posto da quando il campionato è iniziato, lo scorso settembre», racconta Marilisa Chiesa, di Almé, che ama rincorrere il pallone da ben vent’anni. E anche se è lei a rispondere alle domande, in sottofondo è un alzarsi continuo di cori, di voci felici che si accavallano le une sulle altre. Sono le sue compagne di avventura, che ancora non hanno esaurito il carico di entusiasmo accumulato in questi mesi. «Scusami, non badare al casino che senti. Siamo ancora tutte insieme». E non c’è da stupirsi. A quanto pare, a proteggerle dalle minacce esterne e a portarle alla vittoria, è stato proprio il loro spirito di squadra. «Eravamo ben consapevoli di essere una buona squadra, ma c’erano anche tante giocatrici nuove nel nostro organico, e temevamo tre squadre bresciane con cui sapevamo che la sfida sarebbe stata più serrata. Per certi versi, dunque, eravamo convinte che la vittoria fosse possibile, ma era tutto da vedere e da capire. Settimana dopo settimana invece ci siamo conosciute meglio proprio sul campo, il nostro legame si è rafforzato. E i risultati si sono visti».

 

 

La finale, un'emozione. La partita finale di domenica scorsa si è tenuta contro il Femminile Mantova Calcio, e si è svolta in casa delle avversarie. «Non avevamo mai giocato in un luogo così mastodontico come è lo stadio di Mantova, che è progettato per ospitare quindicimila persone. Ci siamo dovute adeguare a quegli spazi, tenere a freno l’emozione». Sarà anche per questo fattore novità che il primo tempo ha visto il tabellone segnapunti restarsene sullo 0-0. «Eravamo molto nervose, siamo partite lentamente. C’è voluto il secondo tempo perché riuscissimo a carburare – racconta il capitano Francesca Pellegrini, di Capizzone –. Poi qualcosa è scattato e abbiamo chiuso con il 2-0. Un risultato conclusivo che è frutto dell’impegno che ci abbiamo messo tutto l’anno. Forse sulla carta non eravamo le favorite, ma poi l’unità ci ha premiate. Ora ci prepareremo al prossimo passo ricominciando come abbiamo finito, ossia con lo stesso impegno, la stessa voglia di farcela».

 

 

Il futuro. È ancora presto per sapere se ad attenderle ci sarà la serie B, per via di una riforma dei campionati che per il momento non rende possibile dare una risposta definitiva sul punto di approdo della squadra osiense. Quel che è certo è che a settembre le forze della Voluntas Femminile saranno impegnate in un campionato nazionale organizzato sul modello della serie B. Ma non sarà l’attuale allenatore, Gianmario Consonni, a guidarle nella prossima avventura. Lui stesso spiega infatti che «ho assunto le redini della squadra perché avevo scelto di accettare questa sfida. Però sapevo che non avrei proseguito oltre il campionato di serie C. Prima di conoscerle, non avevo alcuna esperienza nel calcio femminile. Devo ringraziarle, dalla prima all’ultima, perché sono state eccezionali, mi hanno regalato una splendida esperienza. Hanno superato in modo...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 34 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 10 maggio. In versione digitale, qui.

Seguici sui nostri canali