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Quali sono i migliori film del 2015 (Abbiamo chiesto a un critico)

Quali sono i migliori film del 2015 (Abbiamo chiesto a un critico)
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Questi ultimi giorni dell’anno sono il momento ideale per tirare le somme dei dodici mesi precedenti; non sfugge a questa regola nemmeno il mondo del cinema e il web pullula di selezioni più o meno accurate. Per avere una classifica autorevole, abbiamo chiesto a un esperto: Aldo Fresia, giornalista e critico cinematografico, che è sempre sul pezzo quando si parla di film. Ogni settimana analizza i nuovi film usciti a Ricciotto, un podcast che tiene insieme a Matteo Scandolin e vari ospiti, appartenente all’associazione culturale Querty.it. Presieduta proprio da Aldo, Querty genera davvero moltissimi podcast, nei quali si parla di cinema, musica, fumetti, giochi di ruolo, videogiochi, scienza e altro ancora. Lo scorso settembre, ai Macchianera Italian Awards, Querty ha vinto il premio come miglior radio online; nel frattempo stava superando ogni record con il podcast più lungo mai fatto: il Quertython, della durata di ben 56 ore senza interruzioni. Vediamo allora quali film ha scelto Aldo tra tutti quelli usciti in Italia nel 2015.

 

Babadook di Jennifer Kent

«Un horror capace di costruire angoscia piuttosto che puntare sul facile spavento, e che ci regala un finale da antologia. Esordio coi fiocchi per la regista Jennifer Kent».

 

Birdman di Alejandro González Iñárritu

«Film complicatissimo da girare, che ragiona sul senso della vita, del cinema e delle narrazioni in generale. E nonostante queste premesse è godibilissimo e scorre come un ruscello di montagna».

 

The Lobster diYorgos Lanthimos

«Difficilissimo nelle premesse – in un futuro distopico è vietato essere single – e capace di raccontare con lucidità agghiacciante che un mondo mostruoso non può che generare mostri».

 

Sicario di Denis Villeneuve

«Action crime che sulla carta ha tutte le caratteristiche del blockbuster scemotto e invece è girato da dio e raccontato in modo da costringere gli spettatori a utilizzare il cervello».

 

Un mondo fragile di César Augusto Acevedo

«Anche inquadrature fisse di 20 secondi possono essere cariche di tensione drammaturgica. Immagini di grande potenza per quello che è forse l'esordio migliore del 2015».

 

Non essere cattivo di Claudio Caligari

«Erano decenni che il cinema italiano non riusciva a raccontare la società ai margini con la verità e la partecipazione sincera di Claudio Caligari».

 

Mad Max: Fury Road di George Miller

«Due vecchietti, George Miller (regista, 69 anni) e John Seale (direttore della fotografia, 72 anni), dimostrano ai giovinastri come si gira un action pieno di idee e carico a molla».

 

Whiplash di Damien Chazelle

«Storia di un'ossessione più che di un musicista, ma storia di grande impatto, capace di dare alla musica jazz in 7/8 la tensione di un thriller con i mostri».

 

Inside Out di Pete Docter

«La grande animazione di Pixar, che costruisce una straordinaria struttura concettuale senza però privarci di emozione e sentimento».

 

Menzioni speciali. Prosegue Aldo: «Altri film che ho apprezzato molto sono Short Skin di Duccio Chiarini, White God di Kornél Mundruczó, Lettere di uno sconosciuto di Zhang Yimou, Mune di Alexandre Heboyan e Benoit Philippon, Mia madre di Nanni Moretti, John Wick di Chad Stahelski e David Leitch, American Sniper di Clint Eastwood. E anche le riedizioni dei film dello Studio Ghibli (ad esempio Il mio vicino Totoro di Miyazaki e La tomba delle lucciole di Isao Takahata), che non entrano in classifica perché originariamente usciti in precedenza».

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