Una buona prova generale

«A Reggio per passare il turno» Gasperini è già carico a mille

«A Reggio per passare il turno» Gasperini è già carico a mille
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Contro l’Hertha Berlino l’Atalanta ha fatto le prove generali in vista dell’esordio in Europa League che avverrà giovedì contro il Sarajevo. Gasperini ha sostanzialmente testato quello che potrebbe essere l’undici che rivedremo in campo a Reggio Emilia. «Abbiamo dovuto far giocare a lungo tanti giocatori - spiega il tecnico nerazzurro -. Più di qualcuno ha fatto i novanta minuti. Chiaro che la partita di giovedì diventa importante perché c’è una qualificazione in mezzo e quindi dobbiamo arrivare con un match di rodaggio. Tas? Noi siamo sempre stati pronti a giocare i preliminari senza mai pensarla diversamente. Poi è venuta fuori questa vicenda in cui siamo stati coinvolti di riflesso ed è chiaro che i tempi sono stati  sbagliati. Alla fine siamo stati penalizzati tutti, ma soprattutto i tifosi di Milan, Atalanta e Fiorentina. Abbiamo fatti la preparazione solita, la partita di oggi è stata molto utile, siamo ancora in una fase di carico. Abbiamo forti motivazioni quando giochiamo in Europa e quindi andremo per passare il turno». 

Oltre alla situazione relativa all’Europa League, in casa Atalanta si guarda anche al calciomercato, con diversi nerazzurri - Gomez, Hateboer, Freuler - molto stimati in altri lidi. «Gomez? Tutte queste voci attorno a Gomez provengono da una parte sola e sono tutte smentite da altre parti - conferma Gasperini -. L’ho già detto e lo ripeto: non ho mai visto Papu allenarsi così bene. Forse perché pensa di andare alla Lazio (ride, ndr)! A parte gli scherzi si sta preparando benissimo e questa sera ha fatto una prova strepitosa. Hateboer? Bene! Si sta allenando molto forte. Si vede che deve andare al Valencia (scherza nuovamente, ndr). Tutti si stanno preparando bene».

 

 

Contro l’Hertha Berlino si sono visti in campo Valzania al posto di Freuler, rientrato sabato dalle vacanze, Ilicic trequartista con Zapata in panchina. «Valzania è un giovane interessante come Pessina, Tumminello e altri. Peccato per Varnier, che è stato molto sfortunato - commenta l’allenatore nerazzurro -. Oggi ho provato Ilicic fra le linee, ha avuto un po’ di difficoltà all’inizio, ma poi è andato bene. È un ruolo che può fare, non in tutte le partite, valuteremo situazione per situazione. Anche Josip è uno che si è calato molto nella parte. Adesso sta andando all’Inter (scherza ancora, ndr). Sta facendo cose fantastiche anche in allenamento. Zapata sta crescendo, ma come avrete visto anche voi è un po’ indietro nella preparazione. Ma, indubbiamente, è un acquisto che ci darà forza e qualità in attacco». 

Si rumoreggia molto sull’arrivo di un erede di Cristante, con Pasalic che sembrerebbe in arrivo a ore. «In questo momento è in secondo piano, perché chiunque arrivi oggi avrà bisogno del suo tempo per entrare in squadra. Pasalic in arrivo dall’Australia? Non c’era un posto più vicino? So che c’è questa trattativa. Se dovesse arrivare, lo accoglieremo a braccia aperte. L’importante è che chi arrivi, giunga con motivazioni e voglia di essere all’Atalanta e che veda questa situazione come una grande opportunità. Numericamente siamo a posto. Vedremo se ci saranno rinforzi, la società sta lavorando, vedremo se riusciranno a chiudere qualche situazione importante». 

 

 

Chi invece sta avendo qualche piccolo problema è Palomino, che nelle ultime amichevoli non è sceso in campo. «Josè va a corrente alternata. Sta bene due giorni, sembra guarito, poi in prossimità della partita si ferma. Ha un’infiammazione al ginocchio che gli sta dando qualche fastidio. Contro il Sarajevo è molto probabile che l’undici iniziale sia molto vicino a quello di stasera. Ci possono essere alcune alternative, ma il Bortolotti è stato volutamente affrontato in questo modo proprio in funzione dell’esordio europeo, momento in cui non mancherà il supporto dei nostri tifosi. Ora abbiamo qualche giorno di tempo per documentarci su questa squadra. Qualcosa sappiamo, ma sono tutte partite da prendere seriamente perché qualcuno magari è più avanti dal punto di vista fisico, molte squadre corrono e anche ai Mondiali abbiamo visto che di incontri facili non ce ne sono». 

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