merito del crowdfunding

Da Treviolo al sogno di New York con dei... panzerotti nel cuore

Da Treviolo al sogno di New York con dei... panzerotti nel cuore
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I Love Panzerotti. Un progetto messo in campo da Giovanni Bonati, amministratore delegato della Globo Srl di Treviolo, e dal cugino Angelo Magni. «Ma ci tengo a precisare che l’idea l’ha avuta Angelo, io  mi sono limitato a dargli una mano nello sviluppo del progetto». Giovanni ci chiama da New York, a poche ore dall’inaugurazione del negozio di Soho. «Oggi ci sarà quella istituzionale, con le autorità e i giornalisti, mentre l’inaugurazione vera e propria avrà luogo sabato 13 aprile». Dopo di che subito in Italia, alla volta di Treviolo. I due cugini, Giovanni, 45 anni, ed Angelo, 43, sono entrambi originari di Concorezzo, un paese della Brianza. «Siamo cresciuti insieme ma poi, quando siamo diventati grandi, abbiamo preso strade differenti - racconta il dott. Bonati -. Io, insieme a un altro socio, gestisco la Globo srl, società che si occupa di informatica. Mio cugino invece si è occupato di intrattenimento, musica, spettacolo e business nel campo del food».

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Ad agosto, gli è venuta l’idea di aprire una panzerotteria a New York. «Ho trovato subito la cosa entusiasmante e abbiamo sviluppato insieme il progetto». Sono tre i punti di forza: «Il primo è la qualità italiana, nel senso che tutti i nostri prodotti sono fatti con ingredienti freschi che arrivano tutte le settimane dall’Italia. E la ricetta del panzerotto è proprio quella originaria pugliese. Poi il progetto è molto innovativo, nel senso che nei negozi si fa uso della realtà aumentata». Proiettori laser riflettono in modo dinamico sulle pareti del negozio il menù, le immagini e i filmati del territorio italiano e della filiera produttiva degli ingredienti. «Perché il panzerotto non viene importato, ma è fatto a New York». E per ogni panzerotto venduto, 10 centesimi di dollaro vengono donati all’associazione Mary’s Meals. «Con questa cifra è possibile garantire un pasto quotidiano a un bambino dei Paesi poveri. La Mary’s Meals è un’associazione senza intermediari, per cui siamo certi che i fondi raccolti arrivino a destinazione». Per la realizzazione del progetto è stato lanciato un crowdfunding ad agosto, che ha permesso di raccogliere 580 mila dollari. «Con questo importo abbiamo aperto il primo punto di ristoro, che stiamo inaugurando proprio in queste ore, e ne apriremo un secondo durante l’estate, sempre a New York». La raccolta è nata come...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 33 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 18 aprile. In versione digitale, qui.

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