Riapre il 28 marzo

Un giro sul Caminito del Rey Il sentiero più pericoloso del mondo

Un giro sul Caminito del Rey Il sentiero più pericoloso del mondo
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Nel 1921 il monarca di Spagna Alfonso XIII inaugurò la diga Conde del Guadalhorce, sita all’interno del territorio che lui stesso aveva concesso in dono a Rafael Benjumea y Bulin, divenuto poi nel 1926 Ministro dei Lavori Pubblici. Per poter consentire agli operai di costruire la diga, nel 1901 la Sociedad Hidroeletrica del Chorro realizzò un passaggio che permettesse di muoversi tra le due cascate lì ubicate e utili per la produzione di energia: il Salto del Gaitenejo e il Salto del Chorro. Al momento della cerimonia, Alfonso XIII volle percorrere il passaggio che partiva da una ferrovia lì presente, attraversando il Desfiladero de los Gaitanes, un canyon scavato dal fiume Guadalhonce; da quel momento il percorso venne chiamato Caminito del Rey.

Letteralmente “Il piccolo percorso del re”, questo sentiero si trova in località El Chorro, piccolo paesino in provincia di Malaga nella regione Andalusa vicino alla città di Àlora, ed è un percorso pedonale della lunghezza di circa tre chilometri, con un piano di appoggio largo meno di un metro e sospeso ad oltre 100 metri di altezza sul fiume.

 

 

Il cambiamento e gli incidenti. Il trascorrere del tempo e la mancanza di manutenzione hanno portato al deterioramento del passaggio, da anni vero e proprio luogo di attrazione per gli appassionati di trekking, che lo amano sia per la sua difficoltà sportiva sia per il panorama che offre. Le pareti sono quasi completamente verticali, l’intero percorso era sprovvisto di parapetti, in moltissimi punti il piano di camminamento era totalmente assente e a tratti proseguiva sulle travi di ferro arrugginito di supporto. Tra il 1999 e il 2000, quattro escursionisti hanno perso la vita avventurandosi per il Caminito e questo ha portato le autorità regionali a chiudere il percorso, distruggendo l’impervio tratto iniziale e progettando un piano di restauro del percorso che è stato rinominato El Caminito de la muerte. Nonostante una salata multa, variabile dai 6.000 ai 30.000 euro, molti appassionati di trekking hanno continuato però a percorrere la passeggiata andalusa.

Il rilancio. I lavori prevedevano la costruzione di un ponte in legno in grado di ovviare ai grossi problemi generati dal logoramento della struttura originaria. Messi in programma dal 2006, sono iniziati nel marzo 2014. E ora, il 28 marzo, El Caminito del rey verrà riaperto. Secondo il rapporto Turismo e Pianificazione della Costa del Sol, la riapertura dell’adrenalinico percorso, su cui sono stati investiti 6 milioni di euro, ne frutterà circa 20 milioni, creando ben 181 posti di lavoro; le aspettative sono altissime, tanto che Lonely Planet, importante casa editrice australiana che diffonde guide turistiche, lo ha segnalato tra i migliori luoghi da visitare nel 2015.

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Martedì 24 febbraio, intanto, è stato inaugurato il sito ufficiale, che è l’unico strumento attraverso il quale si possono prenotare delle passeggiate guidate sul Caminito, incorporato all’interno di un più ampio tour di 7,7 chilometri. Nella prima settimana sono state registrate 32.048 prenotazioni e il sito è stato visitato da ben 130mila persone, la maggior parte delle visite (il 94 percento) provenivano dalla Spagna, ma ci sono stati clic anche da Gran Bretagna, Germania, Belgio, Paesi Bassi, USA, Danimarca, Portogallo ed Italia. Per promuovere maggiormente lo spettacolare luogo restaurato, la seconda tappa della Vuelta di Spagna si concluderà domenica 23 agosto proprio in località El Chorro.

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