Le 10 marche di sigarette più vendute (e fumate) al mondo
Il fumo non è certo un vizio di cui vantarsi, ma è innegabile che, nell’immaginario collettivo, la sigaretta abbia un fascino particolare. Cinema, musica e letteratura hanno reso il fumo, in molti casi, più di un semplice (e dannoso) vizio, ma un elemento caratterizzante. Per anni, quando gran parte degli effetti collaterali (oggi ben in vista su tutti i pacchetti) erano ancora poco conosciuti, grandi personaggi della pellicola hanno reso la sigaretta quasi un must, distinguo di uomini duri e donne affascinanti e misteriose.
Sarà per questo che, ancora oggi, nonostante tutte le campagne antifumo, le grandi multinazionali del tabacco hanno risentito solo in minima parte della crisi economica. Ma quali sono i marchi più venduti al mondo? Tra citazioni, sponsorizzazioni e fumatori, ecco la classifica delle 10 sigarette più fumate secondo Cigaretsguide e Listdose.
10) Dunhill
Per molti sono le più eleganti e affascinanti sigarette attualmente sul mercato. Prodotte dalla British American Tobacco, vengono vendute ad un prezzo solitamente superiore alla media. Il motivo risiede nella tradizione di queste sigarette, prodotte con il miglior tabacco della Virginia, lavorato in maniera certosina: ogni foglia viene tagliata ben 46 volte. Questa ricerca della perfezione non è rimasta inosservata in alcuni fumatori famosi: le Dunhill erano il marchio preferito di John Lennon e del noto giornalista e scrittore Hunter Stockton Thompson, autore, tra gli altri, del romanzo Paura e disgusto a Las Vegas, da cui è stato tratto il film, divenuto un cult, Paura e delirio a Las Vegas.
9) Lucky Strike
Sono indiscutibilmente le sigarette più amate dalla cultura pop: le loro apparizioni in film, romanzi, canzoni e addirittura videogiochi sono innumerevoli. Nella famosissima locandina di Pulp Fiction, Uma Thurman fuma con sguardo lascivo proprio una Lucky Strike, ma appaiono anche in Grease, Gli Intoccabili, Un mondo perfetto, Sleepers, Mad Man, Shutter Island e nella serie tv Miami Vice. Ian Fleming, al suo mitico James Bond, fa fumare le “Luckies” in Vivi e lascia morire, mentre Vasco Rossi le cita nella sua bellissima Gli Angeli, come fa anche Zucchero in Un Kilo. Fumatore devoto a questa marca era Freddie Mercury, dei Queen. Tra le più pubblicizzate tra gli anni ’60 e ’70, non è difficile capire perché contino tanti aficionados nel mondo.
8) Chesterfield
Come le “Luckies”, anche le Chesterfield sono delle star del fumo. Amate da Humphrey Bogart, Frank Sinatra, James Dean e Lucille Ball, compaiono nei film The Blues Brothers, Il Sorpasso e Memorie di una Geisha. A loro è stata addirittura dedicata una canzone del gruppo Jewbreaker. Commercialmente, furono le prime a irrompere nel mondo pubblicitario, con Frank Sinatra a sponsorizzarle negli anni ’50, mentre furono le prime ad essere prodotte su scala industriale e ad usare il pacchetto di carta usa e getta a cui siamo oggi abituati.
7) Kent
Meno star delle precedenti, ma le più innovative. Trovarono il loro (ampio) spazio di mercato quando l’opinione pubblica iniziò ad essere informata sugli effetti cancerogeni delle sigarette e, impaurita, iniziò ad abbandonare il fumo. L’idea fu di Herbert Kent (da cui prendono il nome): questo dirigente della Lollilard Tobacco Company suggerì di introdurre un filtro in fondo alla sigaretta, in modo da ridurre l’ingerimento delle sostanze cancerogene contenute nella stessa. In poco tempo, gli ex fumatori incalliti che avevano abbandonato il fumo, ci si riavvicinarono grazie alle Kent.
6) Davidoff
Più che una sigaretta, un marchio: l’azienda fondata dall’impresario dei sigari Zino Davidoff, nato a Kiev ma diventato uomo di successo in Svizzera, dopo essersi concentrata soprattutto sul mercato del tabacco con sigari, sigarette e pipe, produce oggi anche occhiali da sole, cognac, miscele di caffè, vestiario e prodotti di pelletteria. Tutto il mercato degli accessori di lusso vede la Davidoff presente. Le sue sigarette, di conseguenza, non possono che essere sigarette di classe, dal design del pacchetto elegante e molto apprezzate da uomini d’affari e star del cinema, come Ewan McGregor, che ne fu testimonial.
5) Red & White
Marchio non presente in Italia ma che ha permesso alla multinazionale del tabacco Philip Morris di sfondare in tantissimi mercati. La loro forza? Il basso costo unito ad una discreta qualità. Non sono certamente ai livelli delle sigarette sopracitate, ma sono destinate al mercato di massa dei fumatori.
4) Parliament
Poco conosciute tra la maggior parte dei fumatori, queste sigarette sono invece tra le più apprezzate dei fumatori elitari, che non si accontentano della gestualità ma ricercano anche un sapore particolare e uno “stile” personale. Le Parliament hanno, come principale caratteristica, la presenza di una “camera” d’aria in fondo al filtro, che permette di diminuire il sapore cattivo che solitamente lascia la sigaretta in bocca. Allo stesso tempo, però, la dolcezza dell’aroma del tabacco con cui sono prodotte appassiona chi le fuma.
3) Camel
Tra le più note e, logicamente, sul podio delle più vendute al mondo. Non c’è Paese che ne sia sprovvisto. Nate nel 1913, la loro particolarità risiede nella miscela di tabacco con cui sono fatte: un mix di tabacco della Virginia e quello turco. Il loro successo è in gran parte legato alla particolarità del logo (un dromedario in mezzo al deserto), che ha avuto molti restyling negli anni ma è rimasto sostanzialmente invariato, e alla molta pubblicità fatta, seppur più discreta di quella di tanti altri marchi.
2) Winston
Marchio introdotto solamente nel 1954 ma che fu subito un gran successo. Negli Stati Uniti, il nome familiare (di fatto è un nome di persona) rimase impresso alle persone e divenne in poco tempo la sigaretta più venduta. La sponsorizzazione, dal 1972 al 2003, del campionato automobilistico NASCAR non fece che accrescerne la popolarità. Oggi il marchio è presente in oltre 60 Paesi ed è uno dei più apprezzati dai fumatori più giovani, data la buona qualità a basso prezzo. Cesare Cremonini, nella sua canzone Marmellata #25, cita proprio le Winston Blu, sintomo che anche in Italia fanno oramai parte della cultura popolare.
1) Marlboro
Le indiscusse regine delle sigarette e non a caso, nel 1924, nacquero come sigarette per signore. Poi, il loro successo, convinse i produttori della Philip Morris a investire su di esse. Non ci volle molto perché divenissero, con il loro sapore inconfondibile, le sigarette più amate al mondo. Sono state per anni presenti come sponsor sulle auto del campionato di Formula 1, ma per il resto sono sempre state poco pubblicizzate. Semplicemente si conoscevano e si fumavano, come ancora oggi. Il loro design distintivo ha aiutato, tanto che, dal 1986, il Valentino Fashion Group ha pagato soldoni per rendere la Marlboro anche un marchio d’abbigliamento di qualità: Marlboro Classic.