Il pagellone degli azzurri

L'Italia di Conte ha battuto il Belgio per 2-0 dopo una partita combattuta dal primo al 93° minuto. I gol sono stati realizzati al 32' da Giaccherini, pescato alla perfezione da Bonucci, e da Pellè nei minuti di recupero. Convincente la prestazione degli azzurri contro una squadra considerate tra le favorite del torneo. Di seguito il pagellone. In bergamasco, ol pagelù.
BUFFON 6
I capelli pieni di brillantina a un certo punto ci hanno fatto venire il dubbio: Gigi sarà mica pronto per il post-partita? Pochi interventi nel primo tempo, quasi nessuno nel secondo. Portierù.
BARZAGLI 6+
C’è, ma non si vede. Tipo il Mago Silvan. Ma quando c’è da chiudere sui belgi appare come un miracolo. Buona prestazione, fatta di attenzione e determinazione. È tra i giocatori fondamentali di questa Italia. A parte un paio di svarioni più brutti di Taddei. Mètega 'm po’ de atensiù.
BONUCCI 7,5
Efficacissimo. Chiude tutti i buchi in difesa. Le incertezze non fanno per lui: deciso, sicuro, potente. Il migliore del primo tempo. Nel secondo tempo la fatica si fa sentire, ma lui non molla e - insomma sì - tiene duro. Ol piö brao.
CHIELLINI 6
Non ha giocato male, eh. Però la prossima volta, Chiello, i quadrelli lasciali a casa e portati le scarpette da calcio. Gli interventi sono più angoscianti di un pomeriggio con Barbara d’Urso. In compenso ringhia sulle caviglie degli avversari con la cattiveria giusta. Và a laurà.
DARMIAN 5-
Un errore all’inizio del secondo tempo fa imbufalire Antonio Conte che lo sostituisce con la velocità di un fulmine. Poca roba. Un paio di sgroppate sulla fascia ma di sostanza non ne fa vedere. Pota, l’è mia pront.
DE SCIGLIO 6
Il fotomodello milanese entra con la grazia di un fenicottero. Dà il suo contributo senza troppe sbavature. Due-tre interventi importanti che sbrogliano qualche situazione complicata. La facc la sò part.
GIACCHERINI 7+
Inizia timido timido come un folletto di second’ordine del Signore degli Anelli. Per dire. Prima palla. Lancio lungo, lui salta per prenderla di testa, ma viene scavalcato. Si sa che quelli bassi hanno voglia di emergere e alla prima occasione la mette dentro con tocco sinistro-destro da vero funambolo. Picinì.
DE ROSSI 5,5
Davanti alla difesa ci si aspetta di più. Invece gioca con la quiete di un boscaiolo canadese che parla alle querce. Qualche intervento sì, qualche intervento no. Alla fine Conte lo sostituisce con Thiago Motta. Stàga dét.
THIAGO MOTTA 6
Già con quella “10” addosso mette paura (a noi). Ma lì davanti alla difesa fa sentire tutto il suo peso tattico giocando con un’eleganza che manco Armani o Liu Jo. Brao, brao.
PAROLO 6
Alti e bassi. Nel primo tempo è troppo lento, un po’ impacciato. Nella ripresa, invece, si dà da fare. Perché l’Italia è così: non deve mai mollare. Primo come fa lui. Bisògna bat ol fèr intàt che l’è cólt.
CANDREVA 6,5
Corre veloce come il mio amico Ultraman. Su quella fascia fa avanti e indietro senza stancarsi mai. Alla fine ci mette lo zampino con un assist al bacio trovando le energie residue chissà dove. Dimostrassiù de fórsa.
EDER 6+
Di brasiliano ha soltanto la saudade. Coi piedi cicca quasi tutti i palloni, gli stop lasciamo perdere, la velocità è il suo forte ma qualche volta sembra lanciarsi su un tapis roulant: non si ferma mai. Cancellate tutto: gioca un secondo tempo di grande qualità. Anche se servono i gol d’animo carioca, li può fare. Al gh'à i colp.
IMMOBILE 6
Più biondo di uno svedese, più arrabbiato di un bulldog, Cirone nostro cerca inserimenti d’antologia. Poco da raccontare. Le parole le aveva spese lui quasi tutte nel primo tempo. Sì, in panchina con il suo amico Insigne. Però che bel tiro nel finale. L’è mia sèmper fèsta.
PELLÈ 7
Stangone vecchio stampo, centravanti bello ignorante come non si vedevano dai tempi di Bobone Vieri. Meno bomber (ma non tra le lenzuola), il ragazzone che gioca in Inghilterra si fa apprezzare per i falli conquistati e per un paio di colpi di testa da giraffone con il gel nei capelli, e soprattutto per il gol nel finale. Ciondulù.