La tragedia

Aveva portato il papà al lavoro il 21enne morto in auto ad Albano

Aveva portato il papà al lavoro il 21enne morto in auto ad Albano
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Abitava a Endine Gaiano con i genitori, Roberto Dall’Angelo e Marina Valenti, e con Martina, la sorella più piccola, nella casa situata lungo la statale 42, nel centro abitato di Endine. La stessa statale su cui, qualche chilometro più a ovest, ha perso la vita a 21 anni per un caso sfortunatissimo: un tir ha travolto l’auto su cui stava viaggiando, ad Albano. Aveva frequentato la scuola del patronato San Vincenzo, vicino a casa, Marco Dall’Angelo: dopo le medie aveva continuato gli studi puntando sul corso per diventare amministrativo informatico. «Marco era un ragazzo solare, con tanta voglia di divertirsi e di stare con i suoi amici – ha detto una docente a L’Eco di Bergamo –. Allo stesso tempo era uno studente molto determinato e motivato: dopo aver portato a termine il percorso di studi qui al Patronato, non si era accontentato del titolo di studio ottenuto e, caparbiamente, si era iscritto al quinto anno all’istituto superiore Lotto di Trescore». Aveva anche effettuato uno stage di alternanza scuola lavoro in municipio.

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L’iscrizione all’università. Lo scorso luglio si era iscritto al corso di laurea in Scienze psicologiche dell’Università di Bergamo. Ci teneva molto a stare al passo con gli esami, e proprio in questi giorni stava studiando. Infatti stava tornando a casa per studiare, al momento dell’incidente, dopo aver accompagnato il papà al lavoro a Milano: impresario edile, doveva supervisionare il cantiere di una demolizione, ma essendosi infortunato a una spalla non poteva guidare. Marco si dava da fare su diversi fronti: lavorava per pagarsi gli studi e, appena poteva, dava una mano al papà nel suo lavoro. Aveva anche fatto il bagnino nella spiaggia del locale K-Beach a Endine Gaiano. La sua salma è arrivata ieri sera, martedì, a Endine Gaiano e subito è iniziato un incessante andirivieni di amici e conoscenti.

Animatore al Cre. Marco Dall’Angelo ha fatto anche l’animatore per diversi anni al Centro ricreativo estivo di Piangaiano: «La nostra comunità è piccola — ha spiegato il parroco di Endine don Andrea Lorenzi al Corriere della Sera Bergamo —, la voce di ciò che era accaduto si stava diffondendo e abbiamo preferito dar noi la notizia ai ragazzi che conoscevano Marco. Ne parleremo ancora, è un fatto che va affrontato tutti insieme». «Non stava fermo un momento, era sempre pieno di amici e anche di fidanzate», ha ricordato col sorriso un vicino di casa. Di fronte alla villetta dove viveva, nel maggio di un anno fa, in un frontale fra un pullman e un’auto, era morto un muratore di ritorno da Milano.

Cosa è accaduto. Scena raccapricciante martedì alle 10 lungo la ex statale 42, ad Albano Sant’Alessandro. Un tir con rimorchio uscito dalla carreggiata e finito di traverso nella strada sottostante. Le due vetture coinvolte nel terribile incidente, letteralmente ridotte ad un ammasso di lamiere contorte. Pesantissimo il bilancio: quattro morti, marito, moglie e l’anziana madre di quest’ultima, tutti e tre residenti a Milano: Cristiano Cesaro, 62 anni, pensionato, Gilda Campagnani, 61 anni, e Lucia Groppi, 86 anni. L’ultima vittima è, appunto, il giovane Marco di Endine. Ferito, ma non in modo grave il conducente del mezzo pesante, un 34enne. Tutto è successo poco dopo le 10 davanti alla sede dell’Unione dei Colli, sulla nuova strada in direzione di Bergamo. Secondo una prima ricostruzione da parte degli agenti della Polizia stradale di Bergamo, sulla Toyota Corolla, viaggiavano Marito, moglie e sua madre viaggiavano su una Toyota Corolla. Stavano andando in vacanza. Per cause ancora in corso di accertamento (forse un malore), la Toyota avrebbe invaso la corsia opposta dove in quel momento stava sopraggiungendo il mezzo pesante. Inutile il tentativo del camionista di evitare l’impatto, fortissimo: la Toyota è stata catapultata oltre una scarpata. Dietro la Corolla stava arrivando la Opel Astra guidata dal 21enne, trascinata dal tir nella corsia sottostante. Il giovane è rimasto intrappolato all’interno del posto di guida.

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