Giochestate

Ad Albegno di Treviolo è stato l'ultimo Cre di don Camillo: «Ci lascio il cuore»

Con la festa finale si è chiusa un’edizione speciale del centro ricreativo estivo all’oratorio del quartiere, l’ultima guidata dall’attuale parroco

Ad Albegno di Treviolo è stato l'ultimo Cre di don Camillo: «Ci lascio il cuore»
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di Monica Sorti

Con la grande festa conclusiva è stata scritta definitivamente la parola fine al Giochestate dell’oratorio di Albegno di Treviolo. «Ci siamo goduti questa ultima esperienza anche se quest’anno l’abbiamo già chiamato Cre, come in tutte le parrocchie, e non più con il nome inventato da don Camillo», dichiara Ivan Foresti, che ha avuto in capo la segreteria organizzativa. Le ultime magliette targate 2025 rimarranno quindi nella storia.

«Sono stato contento perché ho avuto un gruppo di animatori veramente bravi e in gamba, i 18enni si sono dimostrati responsabili e seri. E’ quello che ho sempre sognato. Dicono che i sogni che si fanno al mattino siano i più veri e quelli che si fanno alla fine di un percorso di nove anni sono la stessa cosa», dichiara don Camillo, a conclusione di quest’ultima attività pastorale.

La finalità del Giochestate è sempre stata quella di aiutare le famiglie. «Per questo abbiamo mantenuto i prezzi ridotti, per dare a tutti la possibilità di vivere queste esperienze che sono state belle, positive, stuzzicanti. Abbiamo scelto il meglio che potevamo proporre, è sempre stata la nostra regola in questi nove anni e spero che continui».

Don Camillo con i ragazzi del Cre di Treviolo

Aggiunge: «In questo Cre ci lascio il cuore. Sono sicuro che vivrò di nostalgia, ma dovrò lottare contro questo peccato. E allora sarò felice e guarderò con gioia se vedrò che le cose saranno migliorate. Vuol dire che il mio insegnamento sarà stato utile. Insieme a quello di tutti coloro che hanno collaborato con me, Ilaria e Patrick, Ivan e Fiore, e i seminaristi che qui hanno lasciato il loro segno: don Lorenzo, don Carmine e don Giovanni. Sono tanti semi che speriamo portino frutto. Perché il futuro è tutto da scrivere».

«Quest’anno gli animatori sono stati ancora più al centro», ha dichiarato Foresti. «All’interno di un gruppo di circa 33 abbiamo individuato i quattro responsabili delle squadre con i quattro vice. La variabile imprevista è che ci siamo trovati davanti a un dato che inizialmente ci ha lasciato un po' così, sgomenti, ossia il basso numero di iscrizioni».

Abituati ad avere circa 220 partecipanti (...)

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