Otto anni dopo la morte del fratello, anche Manuel Pecchenini se n’è andato.
È la triste notizia che arriva da Pontirolo. I due gemelli erano affetti da una rara patologia muscolare. Scomparsi entrambi giovani, sono riusciti a farsi apprezzare e amare dalla comunità pontirolese, che proprio in questi giorni li ricorda come esempio di positività e resilienza.
Addio ai due gemelli
Manuel si è spento il 16 dicembre a 30 anni, dopo una lunga battaglia contro la distrofia muscolare di Duchenne. Stessa sorte il fratello Mirko, morto il 6 dicembre del 2017, a soli 22 anni. Si tratta di una patologia che provoca la degenerazione progressiva dei muscoli scheletrici, respiratori e cardiaci.
Un ragazzo appassionato
Manuel avrebbe soffiato tra un paio di settimane le sue trentuno candeline di compleanno (30 dicembre), ma la malattia non gli ha lasciato scampo.
Una cosa però va detta. Nonostante la distrofia muscolare, ha sempre coltivato passioni e relazioni. Anche dai suoi social lo si vede bene: amava lo sport – come l’Atalanta e le moto – e dedicava tempo a un blog personale. Sui profili online condivideva i pensieri su diversi temi: omofobia, guerra, razzismo, amore e molto altro.
Al di là del proprio naso
I gemelli erano per Pontirolo un esempio di positività, per davvero. Come riportano i colleghi di Prima Treviglio, Manuel è stato infatti uno degli ispiratori degli obiettivi dell’associazione “Al di là del mio naso c’è” di Fara d’Adda.
Proprio del 30enne la citazione motivazionale diventata poi il mantra del gruppo dei volontari e successivamente la mission del centro artistico “Poliedro”, con il quale entrambi i fratelli collaboravano: «Se l’unità di misura fosse l’unicità, tutti avremmo le stesse possibilità».
L’ultimo saluto
Domani mattina (venerdì 19 dicembre) alle 10, la possibilità di dargli l’ultimo saluto. Alla chiesa parrocchiale di Pontirolo ci saranno i funerali di Manuel, che si prevedono molto partecipati data la vicinanza riservata queste ore dai pontirolesi – e non solo – alla famiglia Pecchenini.
Già da qualche giorno, le visite alla veglia funebre sono state numerose. La famiglia – la mamma Monica Bonetti, papà Sauro e nonna Dina – ringraziano la comunità e tutti coloro che sono stati vicini a Mirko e Manuel in vita.