L'addio a Mario Venturi, l'ex sindaco di Seriate e alpino dal cuore grande
Eletto nei primi anni ’90 in un contesto politico delicato, ha guidato la città dell'hinterland con spirito di servizio

di Marta Belotti
È diventato sindaco in uno dei momenti più difficili per Seriate, quando nel 1993 Marco Zucchelli aveva dovuto rinunciare al ruolo di primo cittadino per motivi di salute, e in uno dei momenti più ingrati per la politica in Italia, poco dopo lo scandalo di Manipulite.
Aveva quindi ricoperto la carica con dedizione fino a nuove elezioni, avvenute nel 1995. Dopotutto, Mario Venturi era così, capace di donarsi agli altri e pronto a mettersi a disposizione, come ha sempre fatto, da alpino. E infatti tutti lo ricordano così, con cappello e penna nera.
Per questo, inevitabilmente la notizia della sua scomparsa, arrivata venerdì 23 maggio, ha sconvolto la città. Partecipatissimo il suo funerale, celebrato lunedì 26, che ha portato in chiesa parrocchiale, e nella piazza antistante, più di seicento persone, 150 delle quali alpini con le penne nere svettanti.
La messa è stata presieduta da don Alberto Varinelli sacerdote di Paderno, e concelebrata da don Vinicio Corti e dall’arciprete don Mario Carminati. Dalla comunità del quartiere arrivano parole di cordoglio rivolte a Venturi: «Hai dato tanto a Seriate con umiltà e integrità, una persona retta (...)