La (bella) storia

Alla Dorotina c'è l'atelier di Rosanna Poloni, che crea "sogni" su misura

Fin da bambina, Poloni sognava uno spazio tutto suo, ispirata dai racconti della mamma. Dopo il Covid la svolta e nel 2023 l’inaugurazione

Alla Dorotina c'è l'atelier di Rosanna Poloni, che crea "sogni" su misura
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di Dino Ubiali

Rosanna Poloni, sin dalla tenera età, era portata a volare alto con la fantasia e si divertiva a disegnare abiti da sogno, ma anche semplici completi. Sognava la moda ma poi, nel chiuso della sua cameretta, pensava che fosse un traguardo irrealizzabile: «Di Dior ce n’è solo uno al mondo».

Gli studi alle superiori le hanno consentito di imparare le lingue e intraprendere la carriera di hostess di terra, dividendosi tra gli aeroporti di Bergamo e Malpensa. Un lavoro frenetico in mezzo a tanta gente che partiva, ma che anche arrivava da tutto il mondo. Avvolta in immagini dai tanti colori, delle persone che incontrava, che la facevano librare verso il cielo perché il suo sogno non si era sopito. Forse complice il Covid, per Rosanna si fa sempre più forte la voglia di realizzare le sue fantasie e così decide di iscriversi a una scuola di sartoria e modellismo, anche perché in casa oltre i suoi disegni, la sua giornata era arricchita dai racconti della mamma, modellista di moda.

«Nascosta nel mio cuore - ci racconta Rosanna, classe 1994 - c’era questa fiammella sempre accesa che solo la mamma poteva vedere quando mi raccontava la sua giornata lavorativa. Volevo fare qualcosa di mio, volevo essere indipendente coltivando un lavoro legato alla moda, artigianale». Così inizia a fare qualche abitino per le amiche e man mano che passa il tempo si rende conto che gli apprezzamenti delle sue creazioni non erano solo di circostanza, ma proprio di meraviglia.

«Ho avuto la consapevolezza di poterlo fare e ho iniziato con i consigli preziosi della mamma a immaginare il mio atelier. Avevo lasciato il lavoro e ho iniziato a cercare un posto comodo da raggiungere fuori dal caos del centro città. Perché in questo lavoro serve tempo e calma che mal si addice, per le clienti a cercare un parcheggio e per chi crea, a vedere il traffico della città. E poi in centro sarebbe stato un andirivieni di persone che entravano a chiedere senza magari sapere di cosa mi occupavo». Così individua uno spazio alla Dorotina di Mozzo. E inizia l’avventura. (...)

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