Con tutti i vincitori

Com'è andato l'Orobie Film Festival

Com'è andato l'Orobie Film Festival
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Sono stati cinque giorni di "aria sottile" all'Auditorium di Piazza della Libertà. Centinaia di persone si sono susseguite durante le serate del festival, che hanno portato a Bergamo non solo montagne ed avventure indimenticabili, ma anche alpinisti famosi come Agostino della Polenza e Daniele Nardi. Chi c'è stato, e ha assistito anche solo a una delle serate in programma durante l'OFF, è tornato a casa con la voglia di preparare lo zaino e partire!

Gli eventi. Mercoledì sera il Club Alpino ha ricordato Mario Merelli, il famoso alpinista di Lizzola scomparso ormai da cinque anni e gli altri alpinisti bergamaschi che, come lui, hanno portato la nostra piccola provincia sopra gli 8mila metri di quota. Non sono mancati i momenti dedicati alla musica, con il coro ICAT di Treviglio nella serata iniziale di martedì e il concerto Arie alla Tromba, con il soprano Silvia Lorenzi, nella serata conclusiva di sabato. La montagna è stata protagonista assoluta di queste serate, dove i film in concorso si sono susseguiti fino alla finalissima di sabato, giornata dedicata al Re delle Alpi, Walter Bonatti, e con la consegna dei premi ai meritati vincitori.

avifauna
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Brush Stroke - Filippo Salvioni
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Màs -il sacrificio della montagna
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Metronomic
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I vincitori. Il concorso fotografico ha visto come vincitore Brushe Stroke di Filippo Salvioni, «un magistrale bianco e nero capace di mostrare l'essenza della montagna senza il bisogno di ritrarla», ci dice Marco Caccia, presidente della giuria fotografica. Quattro i film vincitori per il concorso cinematografico: per la sezione Orobie e montagne di Lombardia vince Mas, il sacrificio della montagna di Giorgio Affanni: «La giuria vuole rendere omaggio a questa sezione di OFF proprio con un film che vuole valorizzare l’essenza della montagna orobica che non è solo alpinismo, sci, turismo, ma è soprattutto territorio, abitanti, tradizioni e cultura, attraverso un antico rito che trae origine nella notte dei tempi». La sezione Paesaggi d’Italia è stata vinta da Gianni Valente con il suo L’avifauna delle Alpi, che, dice il presidente di giuria Antonio Meloni, «pur essendo un documentario di tipo classico, offre una panoramica completa e interessante sul patrimonio avifaunistico alpino».

La categoria Terre Alte del Mondo vede come vincitore il lungometraggio Iran. A skier’s journey di Jordan Manley, «per la scelta di alternare scene di montagna e di scialpinismo in un territorio praticamente sconosciuto a noi occidentali, con le discese delle catene dell’Arborz e dello Zagros in Iran, e con altre sulla vita quotidiana a Teheran e in altri luoghi del Paese». Il Premio della Giuria va a Metronomic di Vladimir Cellier: «Con questa menzione la giuria vuole sottolineare come il messaggio della cinematografia di montagna debba andare oltre per coinvolgere lo spettatore con visioni di nuove avventure in cui la montagna è scenario per vivere emozioni accompagnate da musiche, dove gli attori sono musicisti e funamboli d’eccezione».

 

Eleonara Delnevo - Premio Bonatti Day

 

Il premio Montagna Italia 2017 è stato assegnato al presidente Andrea Carminati e alla sezione del CAI Alta Valle Brembana per i suoi 40 anni di attività. Ultimo riconoscimento, novità di questa edizione, il premio Bonatti Day 2017, vinto da Eleonora Delnevo, che ha raccontato al pubblico la sua storia particolare perché, a causa di una caduta da una parete in Trentino, la sua vita è cambiata radicalmente. Lola, così chiamata dagli amici, perde l’uso delle gambe, ma non la sua voglia di vivere la montagna, tant’è che nell’ottobre 2016 ha scalato la vetta californiana El Capitan. A questa ragazza speciale va l’ultimo riconoscimento della serata.

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