Lo scorso 28 luglio

Angela, 104 anni col sorriso

Angela, 104 anni col sorriso
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«Se il Signore mi chiama io sono pronta, ma g'ho mia frèsa». Non ha fretta di andarsene Angela Pedruzzi. Ha 104 anni, compiuti lo scorso 28 luglio, ma fisicamente sta benone, cammina ancora sulle sue gambe, anche se ha bisogno di aggrapparsi al braccio di qualcuno. C’è sempre chi glielo porge volentieri tra il personale, i volontari, gli educatori e gli animatori della casa di riposo Pia Olmo di Osio Sotto, dove risiede ormai dal 2001. «Io sto bene - dice - mangio, bevo, dormo, canto, rido». I suoi occhi celesti sovente si perdono nel vuoto, a rincorrere chissà quale ricordo della sua lunghissima vita. Ma la sua bocca si piega in un sorriso non appena le si rivolge la parola. Capisce le battute, sa dire dove le fa male, cosa desidera, si fa coinvolgere volentieri nelle varie attività che vengono proposte ai sessanta ospiti del centro.

Angela da giovane lavorava come donna di servizio, come racconta la cognata Rina, che la viene a trovare spesso: «Ha lavorato anni per l’onorevole Bortolo Belotti e poi per altre famiglie facoltose. Mi raccontava di quando doveva lavare i panni, con l’acqua ghiacciata della roggia, e le venivano i geloni. Una vita di sacrifici ha fatto, senza mai lamentarsi». Quando chiediamo ad Angela se si ricorda di quando era a servizio dall’onorevole, i suoi occhi si illuminano: «Sì, mi ricordo, facevo i mestieri e lavavo le loro cose. Aveva una casa grande e bella. Mi trattavano bene, mi volevano bene e io ne volevo a loro». La sua voce a questo punto si incrina, si commuove: «Mi chiedevano se volevo qualcosa da mangiare, mi davano tutto quello che volevo».

Non è facile ricordare per Angela, la concentrazione riesce a mantenerla solo per qualche istante. Ma non appena sente cantare, si rianima e la sua voce si fa forte, chiara. Canta Era una notte che pioveva, la canzone di Rosina, le canzoni che ha imparato quando era una Balilla. Giovinezza è una delle sue preferite. L’educatrice Sara Malvestiti lo sa e la incalza: «Come fa alla fine Angela? Viva il duce?», «Con le braghe uce», risponde l’anziana con una risata.

 

 

A ricostruire parte della storia di questa donna così forte e longeva ci aiutano Sara, la cognata Rina e l’animatrice Denise Cinquerla. Angela Pedruzzi è nata a Treviglio nel 1913 e aveva cinque fratelli: Maria, Angelo, Libero, Giuseppa e Giuseppe, che era il marito di Rina. «È rimasta in vita solamente Giuseppa, che ha 96 anni - racconta la cognata, una bella signora di 82 anni, molto curata - Lei abita sotto di me e vado spesso a trovarla, vive con la badante perché non è autosufficiente. Poi vengo a trovare Angela, beviamo il caffè, chiacchieriamo, le faccio vedere le foto dei miei nipotini sul telefonino». Papà Pedruzzi faceva il casellante, la famiglia ha abitato per anni a Stezzano, poi si è trasferita a Levate e poi a Osio Sotto. Angela ha sposato un vedovo che aveva già due figli, non ne ha avuti di suoi.

Per celebrare i 104 anni, la casa di riposo ha organizzato una grande festa in salone in suo onore. «Prima abbiamo partecipato alla messa celebrata dal parroco don Luciano Ravasio - racconta l’animatrice Denise - Angela era seduta in un posto privilegiato, con il tavolino apparecchiato con la tovaglia bianca. Era molto elegante, aveva un bel vestito a fiori, una collana di perle, l’avevamo portata a fare la messa in piega. Stava proprio bene». Alla festa hanno preso parte anche Rina e suo figlio, tutti gli altri ospiti e alcuni loro parenti, il sindaco Edoardo Musitelli, l’assessore ai Servizi sociali Nadia Raimondi, che le hanno portato un mazzo di fiori. Una volontaria del centro, Santina Quartini, ha scritto per la festeggiata una poesia in dialetto bergamasco. Le volontarie hanno poi preparato una grande torta e Angela si è alzata in piedi per soffiare la candelina: «Piangeva per l’emozione - racconta Denise - è stata molto contenta. C’era anche un buffet con pizzette e salatini, lo spumante e le bibite. È arrivato don Ilario Tiraboschi con la sua fisarmonica e ha fatto cantare tutti, Angela per prima. Ha cantato Marina, Madonnina dai riccioli d’oro, Fratelli d’Italia».

Nel 2011, quando aveva 98 anni, Angela e altri ospiti sono usciti con Denise, l’altro educatore Carmelo Caruso e alcuni volontari, e sono andati a Milano, a seguire la trasmissione Festa in piazza di Antenna Tre. «Ricordo ancora che Angela indossava un maglione fuxia e degli stivaletti neri, era tra il pubblico e ha cantato tutte le canzoni», dice Denise. Ora si spera che il prossimo anno Angela arrivi a soffiare un’altra di candelina. Dal 2013, quando è morto un ospite di 106 anni, è la più anziana della casa di riposo Pia Olmo.

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