Atalanta, un punto che ne vale tre E Sportiello diventerà un fenomeno
Che siamo nati per soffrire è risaputo. Che l'Atalanta sappia soffrire e, con le unghie e con i denti, abbia strappato il terzo punto consecutivo in questo passaggio così delicato del torneo, l'ha dimostrato a Reggio Emilia. Per ora, va bene così: perché oggi più che mai l'importante è uscire dalla palude. Anche se 4 gol in 11 partite sono la spia della crisi di Denis e delle difficoltà del peggior attacco del campionato. E prima o poi bisognerà guarire da questo mal di gol, ma, adesso Colantuono ha due settimane di sosta per lavorarci sopra con tranquillità, in attesa della Roma.
Il primo tempo dell'Atalanta è stato esemplare per concentrazione e grinta, anche se il livello spettacolare dell'incontro è stato deprimente. Ci si aspettava un Sassuolo che partisse pancia a terra, ma la squadra di Colantuono ha bloccato sul nascere le iniziative del tridente emiliano, in cui ha spiccato il nervosismo di Zaza. Rispetto a Torino, i nerazzurri si sono difesi con maggiore ordine e non hanno disdegnato i tentativi di pungere gli avversari. Squalificati Carmona e Cigarini, Colantuono è ritornato al 4-4-1-1 e ha fatto bene. Il guaio è che, se non si sblocca Denis, per l'Atalanta in questo periodo segnare è dura. Tant'è vero che Consigli non è mai stato chiamato ad un intervento impegnativo, mentre Sportiello, nell'unica circostanza in cui è stato impegnato da Berardi, ha confermato di essere in stato di grazia. Nella ripresa, il Sassuolo ha cambiato registro e ha messo in difficoltà la squadra di Colantuono nei primi venti minuti. Ma l'Atalanta è uscita alla distanza, ha colpito un palo con Raimondi (fra i migliori in campo) e ha meritato sul campo un punto che ne vale tre, ottenuto sul campo di una diretta concorrente nella lotta per la salvezza.
Notazione di particolare merito per Marco Sportiello, classe '92, ancora una volta sugli scudi, esibendo la sicurezza e la bravura di un veterano. Se continua così, questo portiere farà parlare di sé per molti anni a venire.