Emozioni

Azzano, il toccante ricordo di Manrico Sangalli: «Se eri triste, lui capiva e ti abbracciava»

Affetto da sindrome di Down, è volato in cielo a 48 anni. Al funerale il grande affetto della gente, commossa per i tanti momenti condivisi

Azzano, il toccante ricordo di Manrico Sangalli: «Se eri triste, lui capiva e ti abbracciava»
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di Laura Ceresoli

«Manrico ha chiuso la sua valigia ed è partito per il suo viaggio più grande. Sicuramente nel suo bagaglio ha messo i ricordi più belli, gli affetti più grandi, gli abbracci più forti».

Con questo post su Facebook, accompagnato da un suggestivo scatto in bianco e nero, Alessandro Gotti, storico membro del gruppo Fotoamatori di Azzano, ha salutato l'amico Manrico Sangalli, volato in cielo all'improvviso, all'età di 48 anni.

Lo aveva immortalato qualche tempo fa, con un bagaglio fra le mani, in occasione di un progetto teatrale pensato dagli educatori per coinvolgere i ragazzi che frequentano il Servizio integrato disabili. Manrico era infatti affetto dalla Sindrome di down e nella sua breve vita ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli azzanesi.

Proprio in memoria del suo amore per il teatro, il 5 dicembre scorso gli è stato dedicato lo spettacolo “In silenzio” di Silvia Briozzo in programma al cinema di Urgnano, uno dei cinque comuni del Presidio insieme ad Azzano, Comun Nuovo, Stezzano e Zanica.

«Manrico frequentava il Sid da tantissimi anni e io ho avuto la fortuna di conoscerlo e viverlo in prima persona perché ho svolto volontariato lì prima di diventare assessore ai Servizi sociali  - racconta Claudia Previtali -. È sempre stato un ragazzo solare, molto sensibile e affettuoso. Sapeva cogliere lo stato d'animo delle altre persone. Se qualcuno era triste lo percepiva e con una stretta di mano e un suo abbraccio ti infondeva coraggio (...)

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