Ora basta, noi stiamo con Claudio (BergamoPost, Festa della Dea live)
Si può? Si deve. Una volta per tutte, a costo di spaccare i timpani a chi fa finta di non sentire, è arrivato il momento di dire basta. Basta all’autentico, ingiustificato, inaccettabile accanimento contro Claudio Galimberti, per tutti il Bocia, colpito dall’ennesimo Daspo, procrastinato sino al 2022, in quanto reo di avere stazionato all’esterno dello stadio in occasione della gara Atalanta-Milan per la Coppa Italia Primavera. Questa non è più solo e soltanto una campagna di salvaguardia dei diritti di un signore al quale da 22 anni è vietato mettere piede in un impianto sportivo, pur avendo pagato tutto ciò che doveva pagare con la giustizia, essendosi sempre assunto le proprie responsabilità. Questa è una campagna perché finisca la repressione preventiva di chi vive il calcio con passione, come il Bocia, negli anni bersagliato da provvedimenti troppo spesso iniqui. Inoltre, forse è il caso che, chi di dovere, cominci a porsi delle domande e, non marzullianamente, si dia delle risposte di fronte alla civile e sempre più dilagante protesta che si leva dai tifosi dell’Atalanta. In primis dalla Curva Nord.

Almenno San Bartolomeo

Arzago d'Adda

Calcio

Francoforte

Grumello

Longuelo

Martinengo

Monterosso

Nembro

Palosco

Torre de' Roveri

Treviglio

Valle Imagna

Zingonia

Zogno

Val Seriana
In questi giorni, Sostieni la Curva, frequentatissima pagina Facebook dei tifosi nerazzurri, ha documentato passo dopo passo quanto sempre più vasto sia il sostegno a Galimberti. E chi, oltre a non sentire, fa pure finta di non vedere, sarà meglio apra gli occhi di fronte alla moltiplicazione degli striscioni pro Bocia, in città e in provincia. Sono stati esposti a Colognola, Monterosso, Palosco, Nembro, Torre de’ Roveri, Trescore Balneario, Zogno, Gorle, Almeno San Bartolomeo,Villa di Serio, Casata, a Grumello all'uscita del casello autostradale A4, Zingonia, Dalmine, Treviolo, Treviglio, Bariano, Calcio, Arzago d’Adda, in Val Seriana, Bottanuco, in Valle Imagna, Villa d’Almè. È prevedibile che anche le circa settantamila persone attese nelle sei serate della Festa della Dea (12-17 luglio, la potrete seguire anche in diretta video proprio su BergamoPost, ogni sera) faranno sentire alta e forte la loro voce.
L’Atalanta sta vivendo l’Età dell’Oro. In campo, grazie agli strepitosi risultati ottenuti durante la gestione Gasperini; in società e a Zingonia, grazie alla programmazione e a una serie di investimenti sul mercato (ultimo in ordine di tempo, il colpo Zapata) e sulle strutture, che fanno del club dei Percassi un autentico modello di riferimento per il calcio italiano; sugli spalti, grazie al comportamento appassionato e corretto del pubblico che, quando ci sarà il nuovo stadio, lo trasformerà in un’autentica bomboniera e, nel frattempo, ha ricevuto gli elogi dell’Uefa per la condotta tenuta durante l’ultima campagna europea, trasformando ogni partita della Dea in una festa di popolo. Accanirsi contro il Bocia, con provvedimenti tanto ingiusti quanto improvvidi, nonostante in questi anni egli sia stato protagonista di molteplici iniziative di solidarietà, significa non avere capito nulla di che cosa sia il Fenomeno Atalanta e del forte impatto sociale, non soltanto sportivo, che esso determina fra i bergamaschi.
Per tutto questo, è ora di piantarla. Noi stiamo con Claudio.