Negli Usa è ancora usata

La sedia elettrica ha 125 anni Colpa di un dentista (e di Edison)

La sedia elettrica ha 125 anni Colpa di un dentista (e di Edison)
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A Thomas Edison dobbiamo, con immensa gratitudine, l’invenzione della lampadina, senza la quale la vita non sarebbe decisamente la stessa. Una creazione di Edison, invece, di cui avremmo fatto volentieri a meno è quella della sedia elettrica, il disumano metodo di esecuzione delle condanne a morte che il 6 agosto 2015 compie 125 anni esatti. Uno strumento barbaro, che però è ancora presente in diversi Paesi del mondo, specie negli Stati Uniti.

 

Alfred Southwick

[Il dentista Alfred Southwick]

 

La tragica fine di George Smith e l’intuizione del dentista. Nel 1885, George Smith, un impiegato della Brush Electric Light negli Stati Uniti, come ripicca al licenziamento subito, decise di sabotare una centralina elettrica dello stabilimento di Buffalo, nello Stato di New York. Smith era stato allontanato a causa delle sue tendenze all’ubriachezza molesta e la sera della sua piccola vendetta, forse obnubilato da qualche bicchiere di troppo, rimase fulminato mentre tentava di manomettere la centralina. Smith, visto l’elevatissimo voltaggio dei cavi elettrici, morì sul colpo. La notizia fece il giro dei giornali e giunse all’attenzione di un dentista del luogo, Alfred Southwick, il quale rimase particolarmente colpito dalla morte di Smith, non tanto per spirito pietistico, quanto perché, chissà come, gli venne in mente che una potente scarica elettrica potesse essere un’ottima alternativa alla fucilazione e all’impiccagione, che all’epoca erano i metodi più utilizzati per uccidere i condannati a morte. Fra i pazienti di Southwick c’era anche un senatore dello Stato di New York, il quale, ascoltata l’idea del dentista, decise di sottoporre la proposta direttamente al governatore David Hill. Quest’ultimo portò avanti il progetto, il quale richiedeva la mente e la mano di un esperto per la sua realizzazione pratica. E chi meglio del grande Thomas Edison avrebbe mai potuto ottemperare a questo compito?

La nascita della sedia elettrica. Edison accettò l’incarico e mise a punto un progetto che si concretava in una sedia a cui erano collegati un gran numero di elettrodi, di modo che chiunque ci si sedesse sopra, una volta accesa la corrente, venisse travolto da potentissime, e mortali, scariche elettriche. Dopo aver testato con successo il malefico macchinario su alcuni animali, il progetto venne presentato agli alti gradi dello Stato di New York, che nel 1888 ne decretarono l’ufficiale adozione, ritenendo quella della sedia elettrica «una forma più umana rispetto ad impiccagione e fucilazione». Southwick, una volta appresa la notizia, fu talmente soddisfatto che dichiarò: «Da oggi in poi viviamo in una civiltà più evoluta».

 

William Kemmler

[Istanti prima dell'esecuzione di William Kemmler]

 

William Kemmler, primo di centinaia. Il primo caso di utilizzo della sedie elettrica è datato 6 agosto 1890, nella prigione di Auburn, New York: a subire la terribile sorte fu William Kemmler, condannato a morte per l’omicidio della propria compagna. Il resoconto di questo primo test è roba da far accapponare la pelle: Kemmler impiegò ben 8 minuti a morire, poiché ad un certo punto si verificò un calo di tensione che costrinse gli esecutori a risistemare tutti i collegamenti, mentre il medico presente sulla scena, di fronte a Kemmler abbastanza di là ma ancora un po’ di qua, li supplicava di «fare presto». Uno degli innovatori dell’energia elettrica del tempo, George Westinghouse, osservò gelido: «Avrebbero fatto un lavoro migliore con un’ascia». La stampa invece scrisse: «Uno spettacolo orripilante, ben peggiore dell'impiccagione».

Eppure, nonostante la palese disumanità (checché ne dicesse il dottor Southwick) della sedia elettrica, in molti, Edison compreso, si spesero affinché questo strumento venisse adottato nel maggior numero di Stati americani possibile. Cosa che, in breve tempo, avvenne. Solo dal 1976 in poi, negli Usa, ben 158 persone sono morte sulla sedia elettrica, e nonostante a partire dagli anni Ottanta l’iniezione letale abbia iniziato ad essere il metodo più applicato, ancora oggi viene utilizzata in Alabama, Florida, South Carolina, Virginia, Kentucky, Oklahoma e Arkansas. Fra i casi più famosi di uccisi sulla sedia elletrica ci sono anche Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due italiani emigrati negli Usa condannati per omicidio e giustiziati sulla sedia elettrica nel 1927. Salvo poi scoprire, a decenni di distanza, che le accuse nei loro confronti erano del tutto infondate. Caro Edison, grazie per la lampadina, ma la sedia elettrica potevi davvero evitarcela.

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