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Bolle, chi gli darebbe 40 anni?

Bolle, chi gli darebbe 40 anni?
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Un corpo scultoreo e un’eleganza che tutti definiscono regale. Armonia e bellezza che si fondono in maniera perfetta con le infinite emozioni che la musica classica è in grado di suscitare. Con queste parole possiamo ricordare il grandissimo Roberto Bolle che giovedì 26 marzo, compie 40 anni. Un traguardo importante, che non intacca in alcun modo i suoi movimenti sul palco, divenuti col tempo sempre più richiesti e apprezzati.

 

 

All’inizio. Nato a Casale Monferrato il 26 marzo 1975, la sua straordinaria carriera inizia prestissimo. All'età di 12 anni entra nella scuola di ballo dell'Accademia Teatro della Scala e pochi anni dopo – Bolle ha solo 15 anni -  viene notato da Rudolf Nureyev, che lo vorrebbe con sé per interpretare il ruolo di Tadzio nell'opera Morte a Venezia. Il giovane ballerino è costretto a declinare l’offerta per il no della Scala, che lo giudica ancora troppo giovane e inesperto per un ruolo di questo genere. Il debutto sul grande palco, però, è solo rimandato. Da lì a poco inizierà a essere impiegato sempre più frequentemente in numerose rappresentazioni fino a diventare, nel 1996, primo ballerino della Scala.

Dopo solo due anni, - e Bolle di anni ne ha appena 23 – sceglie di abbandonare il prestigioso ruolo raggiunto, per poter danzare liberamente in tutto il mondo. E così inizia a esibirsi sui palcoscenici più importanti del pianeta. La passione per la danza fa parte del suo stesso Dna ed è lo stesso ballerino che racconta con piacere di quando, bambino di 4 anni, aspettava con trepidazione il sabato sera per potersi scatenare davanti al televisore sulle note della sigla di Fantastico: «Ogni momento era buono per tirare fuori l'energia che avevo dentro, questa voglia di ballare. È quello che poi mi ha spinto a chiedere ai miei genitori di iscrivermi a scuola di danza».

Roberto Bolle
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Un curriculum incredibile. Per chi non l’avesse mai visto danzare, basta osservare il suo curriculum per comprendere che siamo di fronte un talento assoluto: nel 1997, a soli ventidue anni, si esibisce davanti alla famiglia reale inglese.  Il 1 aprile 2004, in occasione della Giornata mondiale della gioventù, balla sul sagrato di piazza San Pietro al cospetto di Giovanni Paolo II. E ancora. Nel 2000 inaugura la stagione del Covent Garden con Il lago dei cigni e danza al teatro Bol’šoj di Mosca per celebrare il 75esimo anniversario di Maja Plissetskaja, alla presenza del presidente Putin. E nel 2002 danza nuovamente a Buckingham Palace per la regina Elisabetta II. Elencare tutti i palcoscenici che hanno avuto il piacere di ospitare qualche sua performance sarebbe un’impresa ardua, così abbiamo scelto di ricordare quelli più importanti: l’Opéra di Parigi, il Bol’šoj di Mosca e il Metropolitan Opera House di New York.

I prossimi appuntamenti. Per festeggiare i suoi 40, Bolle ha pubblicato con Rizzoli il libro fotografico Viaggio nella Bellezza (in libreria dal 2 aprile), che racchiude alcune delle immagini più suggestive del ballerino, scattate da Fabrizio Ferri e Luciano Romano. Inoltre, fra pochi giorni avremo il piacere di poterlo rivedere all’opera in Italia con Giselle, balletto romantico ottocentesco, in programma alla Scala dal 2 al 17 aprile prossimi (Bolle sarà il protagonista maschile nei giorni 2, 4, 7 e 9). Insomma, a dispetto dei dati anagrafici, Bolle sembra avere davanti a sé ancora tanti anni di attività anche se, come dice lo stesso ballerino, «sono molto autocritico, e penso che riuscirò a dire basta prima di smettere di regalare armonia e bellezza. Dopo, non so. Di certo mi prenderò un po’ di tempo, la cosa che mi manca di più. Viaggerò. Ma non mi ci vedo ad abbuffarmi di patatine davanti alla Tv. Quando sei ballerino, lo sei per sempre».

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