C'è un brianzolo (tifoso juventino) che vuole fare il sindaco a Napoli
Riuscirà Matteo Brambilla, nato a Monza, tifoso della Juventus a conquistare Napoli? La sfida con quel cognome e con quell’identikit sembra impossibile. Ma il neo candidato dei 5 Stelle per la corsa a primo cittadino della città partenopea non ha nessun timore. Lui si sente napoletano e sa di essere amato dai napoletani. Ma chi è questo strano candidato che ha sbaragliato nelle mini primarie dei grillini (hanno votato i 574 iscritti) due partenopee doc come la docente di Veterinaria Francesca Menna, molto vicina a Roberto Fico, parlamentare del Movimento 5 Stelle, responsabile nazionale dei Meet Up, e la leader del gruppo dei cosiddetti “talebani” Stefania Verusio?
Stampo lombardo. Matteo a Napoli ci è finito per ragioni matrimoniali: ha sposato una donna che non voleva saperne di muoversi dalla sua città. Lui ha accettato e dal 2006 ha cambiato vita. Eppure lo stampo lombardo e brianzolo non se l’è tolto di dosso. L’accento della parlata è inconfondibile. E anche la sua formazione è di stampo Politecnico milanese, dove si laureato come ingegnere meccanico con indirizzo energetico.
Le prime battaglie napoletane. Quando è arrivato a Napoli i 5 Stelle ancora non c’erano, ma è stata la sua formazione a favorire l’incontro. Matteo è stato in prima linea nella sfortunata battaglia contro la discarica di Chiaiano, alle porte di Napoli. Pur non abitando da quelle parti Brambilla era tra le voci più nette della protesta, per impedire l’apertura. Il comitato dovette incassare la sconfitta, ma intanto lui aveva invitato a vigilare anche quando la discarica era entrata in attività: non si mai cosa tentassero di sversare in quel buco scavato al limitare del bosco, né se i tempi annunciati di chiusura sarebbero stati realmente rispettati. Durante uno di questi presidi autorganizzati, si presentò Beppe Grillo, che annunciò di voler fare sua la battaglia degli abitanti e di Brambilla. Fu innamoramento al primo colpo; così per il brianzolo d’importazione iniziò la carriera da militante nei 5 Stelle.
«Ogni limite ha una pazienza». Il suo sentimento per Napoli è di vero innamoramento. Lo si intuisce dal video con cui si è presentato agli iscritti che dovevano scegliere il candidato. Più delle parole programmatiche, abbastanza scontate e del tutto ortodosse rispetto alla filosofia grillina (onestà, trasparenza, rispetto del mandato…), colpiscono quel che dice sulla “sua” città. Una visione che si condensa in due parole: rabbia («Quella che provo quando vedo Napoli che deve lottare ogni giorno per vere una sua normalità») e incanto. Quando la pronuncia ha quasi un accento da innamorato. Racconta di una città popolata di persone meravigliose e ricca di luoghi stupendi. Un incanto, dice, che deve essere liberato dalla rabbia di viverci. E poi conclude rubando una battuta a Totò: «Ogni limite ha una pazienza. La mia pazienza di vedere questa città depredata dai suoi amministratori è arrivata a un limite».
Le parole di Roberta Fico. «Matteo è una persona eccezionale, onesta, competente. È un ingegnere energetico che da anni si dedica con passione ai tanti temi di interesse della città. Matteo ha scelto Napoli», garantisce sulla sua pagina Facebook Roberto Fico. Ma i napoletani riusciranno a metabolizzare questo candidato che si chiama Brambilla che ha una parlata brianzolissima per di più ha la Juventus nel cuore?