Tragedia

Chi era Ambrogio Abbadini, morto per un frontale lungo la statale 671

Il 60enne, originario di Gorno ma residente a Ponte Nossa, ha perso la vita venerdì 4 marzo. Era padre di due figli adolescenti

Chi era Ambrogio Abbadini, morto per un frontale lungo la statale 671
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Un bruttissimo incidente quello avvenuto ieri, venerdì 4 aprile, lungo la statale 671 della Valle Seriana, in territorio di Albino, che ha coinvolto quattro persone e dove ha perso la vita Ambrogio Abbadini. Sessant'anni, era originario di Gorno ma risiedeva a Ponte Nossa.

Forse un malore lo ha portato fuori strada

L'uomo, classe 1965, secondo le prime informazioni stava viaggiando a bordo della sua Golf grigia in direzione Bergamo quando - forse per via di un malore - l'auto è finita nella corsia opposta, dove stata sopraggiungendo una Skoda bianca guidata da un ragazzo di venticinque anni di Stezzano, al cui fianco sedeva una ragazza di ventisei anni di Pedrengo, rimasti feriti ma non gravemente. Alle due auto, di traverso sulla superstrada, è finito contro anche uno scooter bianco con in sella un 58enne, anche lui ferito ma lievemente.

Ad avere la peggio è stato Abbadini, che è rimasto bloccato tra le lamiere della sua auto. I soccorritori hanno fatto di tutto per salvarlo: prima i vigili del fuoco lo hanno liberato, poi l'equipe della Croce Rossa ha tentato di rianimarlo ma per il 60enne, che non era cosciente al loro arrivo, non c'è stato più nulla da fare.

Era padre di due figli adolescenti

Abbadini era originario di Gorno, dove era cresciuto e dove ancora abitano alcuni tra i suoi familiari. Da diversi anni, però, abitava a Ponte Nossa con la compagna e due figli adolescenti ed era impiegato nella Itema Spa di Colzate come operaio. Una persona socievole e amante della compagnia, come lo ha descritto chi lo conosceva a L'Eco di Bergamo.

Un collega ha invece raccontato a Corriere Bergamo di averlo visto proprio il giorno prima, alle 15, mentre tagliava l'erba a casa sua. Ma anche di avere avuto un brutto presentimento, quando ha appreso la notizia dai giornali e ha visto le fotografie che ritraevano una Golf grigia molto simile alla sua. A confermare che i suoi presentimenti erano, purtroppo, esatti è stato un altro collega che lo conosceva da almeno vent'anni e che ha spiegato al quotidiano come tutti gli volessero bene. Con lui, in azienda, lavorava anche il fratello Averardo.

La salma del sessantenne è stata restituita ai familiari. La data dei funerali non è stata ancora decisa.

Commenti
il mio

Ciao Ambrogio 😢...ci eravamo rivisti, poco tempo fa, fuori dalla Conca verde a Rovetta. Ti avevo detto che lavoravo al Collina ma non mi hanno rinnovato... Rip...

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