La tragedia

Chi era Mirko Semperboni, morto sul lavoro in Svizzera: da qualche anno faceva il frontaliere

Abitava a Lizzola, frazione di Valbondione, con la madre e il fratello minore. Il ricordo del consigliere comunale Walter Semperboni

Chi era Mirko Semperboni, morto sul lavoro in Svizzera: da qualche anno faceva il frontaliere
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Ucciso dal mezzo che stava guidando, che si era ribaltato finendogli addosso: così se n'è andato Mirko Semperboni, 43enne della frazione di Lizzola a Valbondione. L'incidente è avvenuto ieri (mercoledì 11 ottobre) in Svizzera, a Rodi Fiesso in Strada della Stazione, dato che la vittima da qualche anno faceva il frontaliere, rimanendo nel paese elvetico dal lunedì al venerdì, per poi tornare a casa in Val Seriana nei fine settimana.

Le dinamiche dell'incidente

L'uomo guidava un dumper, un grosso camion con cassone ribaltabile, perché stava posando alcune condutture per una ditta di Malvaglia, frazione del comune svizzero di Serravalle. Intorno alle 8, però, il veicolo si è appunto rovesciato, Semperboni è caduto a terra e, purtroppo, è rimasto schiacciato. Sul posto sono poi arrivati gli agenti della Polizia cantonale, i pompieri di Biasca e dell’Alta Leventina e i soccorritori di Tre Valli Soccorso e della Rega. Tuttavia, ormai era troppo tardi e hanno potuto solo constatare il decesso.

La famiglia

A Lizzola, dove vivono la madre Elisabetta Frani e il fratello minore del 43enne Thomas, il parroco don Michele Alessandro ha suonato le campane a morto. La signora è molto conosciuta in paese, perché fino atre anni fa aveva una merceria, poi chiusa per problemi di salute, mentre il padre di Semperboni era morto 12 anni fa a causa di una malattia. In passato, un'altra tragedia aveva segnato la vita del giovane Mirko: quando aveva otto anni lo zio Giovanni Frani, pattugliatore di piste molto legato al piccolo, era morto travolto da una valanga mentre effettuava un'ispezione nella frazione.

Il ricordo di Walter Semperboni

I parenti sono partiti per la Svizzera, ma non si sa ancora quando potranno riportare la salma nel nostro Paese. Sull'incidente avvenuto al cantiere intanto indaga la Polizia cantonale. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia. Negli ultimi tempi, probabilmente anche per via del suo lavoro da frontaliere, la vittima non si vedeva molto in giro. Aveva però una grande passione per la Juventus ed era amico del consigliere comunale di Valbondione, Walter Semperboni.

Proprio lui, in un post su Facebook, lo ha ricordato fin dai tempi in cui, ragazzi, avevano fatto il militare, il suo giuramento nei Paracadutisti, le serate passate insieme e i giri a Bergamo. Poi l'ultimo caffè, qualche mese fa, dopo che per le circostanze della vita si erano persi di vista: «Non ti dimenticherò mai, sei stato l'Amico».

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