Chi era Ouissim "Diego" Ayari, il 31enne di Zandobbio morto in un incidente a Trescore
Di professione camionista, l'11 agosto era il suo primo giorno di ferie. Secondo di tre fratelli, verrà sepolto in Tunisia
Lo scooterone su cui viaggiava era praticamente nuovo, ce l'aveva da pochi mesi. E da poco aveva anche cambiato azienda per cui lavorava. Ouissim Ayari, 31 anni e conosciuto da tutti come Diego, faceva l'autotrasportatore. Venerdì (11 agosto) era il suo primo giorno di ferie. Quella sera stessa, intorno alle 23.30, è morto in un incidente stradale avvenuto a Trescore, lungo via Nazionale all'altezza dell'incrocio con via Sant'Ambrogio.
Il fratello maggiore sul posto dell'incidente
Ouissim viveva a Zandobbio, in via Orti, insieme alla madre e ai due fratelli. Lui era il mediano. Poco prima dell'incidente, era stato visto mangiare un boccone al McDonald's della zona industriale di Trescore. Ad aprire la porta alle autorità che hanno comunicato la terribile notizia alla famiglia, intorno alle 2 di notte, è stato il fratello maggiore, Issam, di 36 anni. A L'Eco di Bergamo ha spiegato di essersi poi recato sul luogo dell'incidente.
La 25enne alla guida dell'auto è sotto choc
La dinamica dello schianto non è ancora chiara e i carabinieri di Calcinate stanno indagando. A colpire lo scooter su cui viaggiava il 31enne è stata una 25enne alla guida di un'auto che proveniva dalla direzione opposto. Sotto choc, è stata trasportata al Bolognini per accertamenti, ma starebbe bene. Sempre Issam, al Corriere Bergamo, ha detto: «Pare che Ouissim fosse alle spalle di un’auto, la ragazza si è fermata per darle la precedenza e deve essere ripartita senza accorgersi che dietro c’era mio fratello».
Verrà sepolto in Tunisia
Ouissim, così come i sue due fratelli (il più piccolo, 19 anni, si chiama Gacem), era nato in Italia da genitori tunisini. Aicha e Mohamed Ayari, madre e padre, erano venuti qui nel 1984 e sono legatissimi alla loro terra d'origine. Per questo è molto probabile che il corpo del 31enne venga portato e sepolto in Tunisia. Al momento, il corpo si trova ancora alla camera mortuaria dell'ospedale Papa Giovanni.