Chi era Piergiovanni Finazzi, il 48enne morto in uno scontro frontale a Spirano
L'uomo conduceva una vita sobria, tra casa e lavoro. La corsa la sua grande passione, con gare di sky e trail running
Era un appassionato delle corse in montagna Piergiovanni Finazzi, il 48enne di Spirano morto in un frontale nella mattinata di domenica 11 giugno nella zona di Camporomano. Praticava infatti lo sky running e il trail running, un'attività sportiva che si alternava a una vita sobria, tutta casa e lavoro.
Tant'è vero che i parenti, come riportato da L'Eco di Bergamo, raccontano di come conducesse un'esistenza semplice, tra l'impiego al supermercato Unes di Trezzano Rosa, nel Milanese, e la vita con la moglie Evelin Defendi e i figli Luca, di 25 anni, e Nicole, di 19. Prima di quello, Finazzi aveva già avuto esperienza nel settore alimentare, lavorando nella bottega di papà Giuseppe in piazza a Spirano. Un impiego che aveva lasciato solo perché il padre aveva deciso di chiudere il negozio, andando in pensione.
La dinamica dell'incidente
L'uomo, tra l'altro, era molto contento nell'ultimo periodo, perché dopo dieci anni di lavoro nell'esercizio commerciale era stato promosso caporeparto: quello sarebbe stato infatti il suo secondo giorno da responsabile del supermercato, ma l'incidente tra la sua Kia Ceed e l'Audi A3 di un ventunenne rumeno, residente a Fara Gera d'Adda e ora in gravi condizioni, ha interrotto bruscamente questo idillio. In realtà, non è ancora chiaro cosa sia avvenuto lungo la strada provinciale Francesca, all'altezza del maneggio Equisport Beretta: l'unico fatto certo è che, venendo il cittadino straniero dall'altra direzione, uno dei due dev'essere uscito dalla sua corsia, arrivando alle 6.25 al violento scontro frontale.
Per ricostruire le dinamiche della vicenda sono al lavoro i carabinieri di Urgnano e del Nucleo Radiomobile di Treviglio, anche sulla base del racconto di un testimone che ha assistito all'impatto tra i due veicoli, che li ha fatti ribaltare fuori strada, ai alti opposti della carreggiata. Finazzi è rimasto incastrato tra i rottami della sua auto ed è stato liberato dai Vigili del fuoco volontari di Treviglio, aiutati dai colleghi di Dalmine. Il medico del 118, giunto sul posto, non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Era invece in gravi condizioni e in stato d'incoscienza il rumeno, trasferito in codice rosso all'ospedale di Bergamo, in quanto in pericolo di vita.
Si aspetta la decisione del magistrato
La data e il luogo dei funerali non sono ancora stati decisi, perché si sta attendendo la decisione del magistrato sul corpo, che potrebbe essere sottoposto ad autopsia proprio a causa delle dinamiche poco chiare dell'incidente. Oltre a mogli e figli, Piergiovanni lascia i genitori Basilia e Giuseppe, i fratelli Roberto e Mariangelo e i suoceri Piero e Delia.