18 anni tra poco

Chiara Bordi, la rinascita e la forza Una (bellissima) miss con la protesi

Chiara Bordi, la rinascita e la forza Una (bellissima) miss con la protesi
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Porta disinvoltamente la minigonna, che scopre una gamba slanciata e perfetta e un’altra che invece finisce con una protesi. Colpa di un incidente in motorino cinque anni fa: gamba amputata sotto il ginocchio e vita completamente cambiata. Ma Chiara Bordi, originaria di Tarquinia, non è certo un tipo che si arrende facilmente. Anzi, come lei ha raccontato l’incidente, la paura e la menomazione che ha dovuto subire hanno rafforzato in lei l’attaccamento alla vita.

Così con una certa spavalderia si è presentata al casting per miss Italia 2018 ed è stata subito ammessa da Patrizia Mirigliani, organizzatrice del concorso. «È una bella ragazza, è alta, ha la vita stretta. Userà la protesi, e allora? Si parla tanto di corpi delle donne: bene, nella vita reale ci sono anche corpi feriti, che possono essere bellissimi», ha voluto mettere in chiaro Marigliani intervistata dal Corriere della Sera.

 

Ho odiato la vita,ho maledetto il destino,quella sera,quel momento,ho sperato di tornare indietro o partire anche solo un secondo dopo,ho chiesto a Dio o chissà cos'altro perché fosse successo proprio a me,mi sono fatta centinaia di domande riguardo al futuro,ho visto il mio corpo quasi distrutto e preferivo voltare lo sguardo altrove piuttosto che guardarmi le gambe.Ho dovuto guardare sfumarsi nella mia testa i sogni e le certezze che avevo,ho visto persone soffrire per me e ho sofferto per loro,ho provato sensi di colpa e quasi il desiderio di morire...poi ho desiderato con tutta me stessa di tornare ad una vita normale,sono rinata ed insieme a me sono rinati tutti i sogni,le aspettative e la voglia di vivere,ho rivisto le mie gambe camminare,stavolta con una protesi ma a mio parere molto più belle di prima,ho visto le cicatrici chiudersi e il mio corpo si è arricchito di segni,pieni di ricordi e di orgoglio.Mi sono riempita di forza e ho affrontato la vita col mio nuovo corpo,e soprattutto con la mia nuova testa.Ho fatto scalate,ho preso il brevetto da sub,ho provato sport che prima neanche immaginavo,sfilo e faccio servizi fotografici in tutta Italia e a Londra,racconto la mia storia nelle scuole con SuperAbile,e vedo ogni volta centinaia di faccette incuriosite e interessate a quello che dico.Ma la cosa che mi rende più orgogliosa di me stessa è guardare come sono arrivata in quell'ospedale la notte del 5/07/2013,e confrontarla con la me del 5/07/2018,di nuovo in piedi e che guardo queste foto ora che quel tunnel che mi sembrava così infinito è ormai un capitolo chiuso nel migliore dei modi.Non nascondo che c'è un velo di tristezza in questo giorno,perché ricorda tante cose e i ricordi a volte sono così forti che sembra di rivivere certi momenti,ma è il giorno della mia rinascita, dell'inizio di una seconda vita.Ora,a distanza di 5 anni,mi rendo conto che quel giorno mi ha aperto migliaia di strade,una più bella dell'altra.Certo ci sono difficoltà che altri non hanno,che a volte mi fanno salire il sangue al cervello.Ci vuole una buona dose di forza di volontà per affrontare la vita di tutti i giorni,ma,in fin dei conti,a me le sfide sono sempre piaciute.?

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Nessuna corsia preferenziale: Chiara con il suo metro e 75 di altezza, capelli scuri e occhi neri e sorridenti, è pronta a mettere scarpe a punta e a calcare le passerelle delle selezioni regionali. Basta guardare il suo account Instagram per renderci conto che Chiara non si è affatto sentita limitata nella vita. La vediamo in barca, arrampicarsi sulla roccia, correre su una pista di atletica. Ama la canoa, fa windsurf, si dedica all'attività di sub, ha giocato nella nazionale di sitting volley e a basket in carrozzina. Ragazza battagliera e innamorata di Matteo, piena di allegria. Un tipo a cui piacciono le sfide compresa questa di gareggiare in bellezza con decine di altre contendenti.

Anche se è ben consapevole che lei parte avendo già vinto la sua prima sfida, forse la più importante: quella di sdoganare la disabilità. «Si partecipa ad un concorso di bellezza per vincere», ha spiegato. «Ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità. Miss Italia offre la possibilità di trasmettere il coraggio a un pubblico più vasto possibile per condividere un'esperienza personale che dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d'amore e, perché no, in un concorso di bellezza».

 

They say bad things happen for a reason Ph. @sigismondiphotography ??

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Quest’anno per Miss Italia è anche un anno delicato e di svolta. Alla sfilata le concorrenti infatti non sfileranno più in costume da bagno: il concorso abbraccia la rivoluzione dell’empowerment femminile iniziata con il movimento #MeToo a seguito dello scandalo Weinstein nell’ottobre 2017. E certamente una presenza come quella di Chiara Bardi rappresenta un bel rinnovamento di immagini per una gara in tanti hanno messo in discussione e tacciato di sessismo. Chiara è una testimonial perfetta per il nuovo corso, per la disinvoltura con cui convive con il pezzo di corpo artificiale, e per il lavoro fatto nelle scuole. Insieme a Lorenzo Costantini, 26 anni, che ha perso una gamba in un incidente invece sul lavoro, ha messo in pratica le sue idee incontrando gli studenti in tanti istituti tra Roma e Viterbo per far conoscere la sua storia che fa leva sulla volontà e sulla determinazione.

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