I funerali il 10 febbraio

Comenduno di Albino piange Enrico Belotti, uomo di cultura e fratello del vescovo Lino

Figura di rilievo del volontariato e della storia locale seriana, profondamente legata alla propria comunità e alla sue tradizioni, è morto a 87 anni

Comenduno di Albino piange Enrico Belotti, uomo di cultura e fratello del vescovo Lino
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di Giambattista Gherardi

Una figura di rilievo del volontariato e della storia locale seriana, profondamente legato alla propria comunità e alle sue tradizioni. Enrico Belotti, 87 anni, si è spento nella serata di giovedì 6 febbraio, nella sua casa di Comenduno di Albino. Era fratello di mons. Lino Belotti, vescovo ausiliare di Bergamo dal 1999 al 2009, pure morto a 87 anni nel 2018.

Enrico Belotti era figura molto nota nella popolosa frazione di Albino, dove era nato nel 1937. Era figlio di Pietro e Olimpia Belotti ed era l’ultimo di ben undici fra fratelli e sorelle. Fra loro, oltre al vescovo Lino, anche suor Pierlucia Belotti, per mezzo secolo in Sudan con le Comboniane.

Enrico per molti anni aveva lavorato (prima da dipendente della Cooperativa e poi da titolare) nel locale negozio di alimentari. Abitava a Comenduno, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale e dal Museo Etnografico della Torre, di cui era stato fra i soci fondatori e presidente per più di vent’anni.

«La nostra comunità - ricorda Fausto Noris, al suo fianco per numerosi progetti e attività - perde un prezioso presidio di passione e memoria storica. Enrico era parte attiva da tanti anni del nostro notiziario Comunità Comenduno, dove pubblicava una rubrica legata alla storia locale e alle tradizioni. Sino allo scorso autunno ha collaborato attivamente, con la passione che negli anni l’ha sempre animato e motivato».

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Enrico Belotti con la moglie Anita

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Enrico Belotti con il nipote don Raffaele e i familiari

Nel 1997 Enrico Belotti era stato autore del libro Comenduno: vicende storiche e rapporti con la vicinia di Desenzano delle Edizioni Villadiseriane, la cui prefazione era stata affidata a mons. Lino. Enrico Belotti coltivava la passione per l’arte anche attraverso l’attività in prima persona. «Era un buon pittore - aggiunge Noris - e suoi affreschi sono conservati nella chiesetta di Santa Maria e nella parrocchiale. Alcuni anni fa aveva proposto le sue opere in una apprezzata mostra personale».

A piangere Enrico Belotti sono l’amata moglie Anita, le figlie Paola, Loredana e Lucia, nipoti, amici e volontari della parrocchia oggi retta da don Alessandro Angioletti. Enrico era anche zio (per parte materna) di don Raffaele Cuminetti, parroco di Villa d’Almè. La salma di Enrico Belotti è composta nell’abitazione di via Briolini, accanto alla chiesetta di Santa Maria. Domenica 9 febbraio, alle 19, si terrà una veglia funebre, mentre i funerali saranno celebrati lunedì 10 febbraio alle 10.

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