Sgomento

Cordoglio e dolore a Stezzano: l'addio di Antonio Lamera a sua figlia Silvia

È mancata lo scorso 23 ottobre a 61 anni. Tra le sue ultime volontà, una donazione a quattro case rifugio che si occupano di donne in difficoltà

Cordoglio e dolore a Stezzano: l'addio di Antonio Lamera a sua figlia Silvia
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di Laura Ceresoli

Silvia Lamera è volata in cielo, all'improvviso. La sua perdita, avvenuta il 23 ottobre scorso, ha scosso profondamente amici e familiari. Persona amata e apprezzata a Stezzano per la sua sincerità, la sua vivacità contagiosa e la sua capacità di donare gentilezza e affetto, Silvia aveva solo 61 anni.

Era la figlia di Antonio Lamera, noto studioso e membro attivo del gruppo di ricerca "Stezzano, La storia", che ha espresso con parole toccanti il dolore per quella che per un genitore rappresenta la sofferenza più grande: «Un pezzo della mia vita se ne è andato», ha detto a poche ore dalla triste notizia.

Poi il suo pensiero è tornato al momento in cui ha dovuto dire addio alla sua Silvia: «Quando l'ho accarezzata per la prima volta nella bara, sono rimasto stupefatto perché i lineamenti del suo viso erano morbidi, freddi sì, ma morbidi e riuscivo a muoverle anche la testa - racconta -. Ho chiesto spiegazioni a medico e infermiere e mi hanno risposto che, dato che era a letto a dormire quando è arrivato il colpo mortale e improvviso, i muscoli erano rimasti morbidi. Saperlo mi ha dato un leggero sollievo».

Durante il funerale, celebrato nella mattinata di sabato 26 ottobre nella chiesa di Stezzano, la preghiera dei fedeli è stata accompagnata da un intervento di Massimo, il compagno di Silvia, che ha ricordato quanto lei amasse la verità, la giustizia, gli ultimi. Basti pensare che nelle sue ultime volontà, Silvia ha scritto di voler donare una cifra cospicua a quattro case rifugio che si occupano di donne in difficoltà per paura di femminicidio e ad Amref, associazione no profit contro le mutilazioni genitali femminili.

«Signore aiutaci a seguire il suo esempio», ha concluso Massimo dal pulpito (...)

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