Cosa c'è al Meeting di quest'anno Tutti i momenti clou di Rimini

Foto Meeting Rimini/Pagina Facebook
È arrivato alla sua 38esima edizione e dalla ricchezza del programma sembra non conoscere stanchezza. È il Meeting di Rimini che, come ogni agosto, arriva a sancire la fine della pausa estiva e a riaccendere il dibattito pubblico. Nelle edizioni passate era la politica a dominare la scena. Poi con il declino del peso e dalla capacità di influenza politica del movimento che organizza l'appuntamento riminese, la politica poco alla volta è passata in secondo piano. E l’edizione di quest’anno conferma completamente il trend. È un Meeting dominato da un certo ottimismo post crisi, al cui centro c’è tanta attenzione all’economia alla scienza, oltre alla tradizionale attenzione agli Esteri e alla chiesa. Il titolo come sempre e suggestivo ed è tratto da una frase del Faust di Goethe: Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo.
Paolo Gentiloni al Meeting Rimini
"I terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà": così il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni inaugura il #meeting17. #Barcellona
Pubblicato da Meeting Rimini su Domenica 20 agosto 2017
L'esordio con Gentiloni. Domenica alle ore 15 il Meeting è iniziato con la presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. È una presenza più istituzionale che politica la sua. Del resto Gentiloni ha il profilo del premier che non arriva in un’arena come quella di Rimini per sgomitare o per conquistarsi titoli di giornali, com’era lo stile tipico di Matteo Renzi. Il titolo dell'incontro riprendeva quello del Meeting: L'eredità è il futuro dell’Italia. Il premier ha ricordato l'attentato e i morti italiani di Barcellona, ha parlato del Daesh e della minaccia jihadista («Nessun Paese può sentirsi al riparo da questa minaccia, ma i terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà»). Ha poi difeso la scelta dello ius soli, puntualizzando che «in campo umanitario l'Italia non accetta lezioni da nessuno».
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Il protagonista: Andy Warhol. Il protagonista del Meeting 2017, quello che si è conquistato i primi titoli, è un protagonista decisamente inatteso: è Andy Warhol. Infatti una sua opera famosa apre la mostra più impegnativa del Meeting di quest’anno, dedicato al rapporto dell’arte contemporanea con la grande arte del passato. Il quadro di Warhol arrivato in Fiera e presidiato 24 ore su 24 da una guardia armata (ha un valore di mercato che sfiora i 20milioni di dollari) è la copia che fece dell’Ultima cena di Leonardo. Una delle sue ultime opere, un gioiello di bellezza sorprende te, che rivela a sorpresa il grande amore che il re della Pop art aveva per il genio del Rinascimento.
Oliver Roy, Muri per i terroristi. Uno dei personaggi più interessanti presenti al Meeting di quest’anno è Olivier Roy, il grande politologo francese, tra i massimi esperti di mondo arabo e anche di terrorismo. Sarà protagonista di due appuntamenti, il primo dei quali giovedì alle 12.30 ha un titolo che acquista grande interesse dopo i fatti di Barcellona: Muri per i terroristi. Affronterà il tema di quali sono le strategie più efficaci per cercare di arginare la minaccia che scuote la quotidianità dei paesi occidentali.




Due appuntamenti sugli esteri. Gli esteri hanno sempre grande spazio nei dibattiti del Meeting. Vanno segnalati in particolare due momenti dedicati ad altrettante grandi emergenze del mondo d’oggi. Il primo è dedicato al Venezuela. Venerdì alle 11.15 si confronteranno alcuni esponenti della società civile venezuelana: ci saranno Sumito Estévez, chef oltre che scrittore, ed educatore; Alejandro Marius, Fondatore dell’Associazione Trabajo y Persona; Ana Cristina Vargas, Professor di architettura allUniversidad Central de Venezuela.
Sabato alle 17 invece sarà la volta della Siria. Alle 17 parleranno i protagonisti dell’esperinza Ospedali aperti nel paese martoriato dalla guerra. Un progetto ideato e sviluppato dall’Ong Avsi su richiesta del nunzio apostolico, il cardinale Mario Zenari (che sarà presente a Rimini). È una risposta agli appelli continui che negli ultimi mesi papa Francesco ha fatto per portare aiuto alla popolazione siriana colpita duramente dalla guerra civile.
Parolin, L'abbraccio della chiesa all'uomo contemporaneo. Il finale del Meeting avrà come protagonista il segretario di Stato Vaticano Piero Parolin. Interverrà sabato mattina. Parolin è un uomo chiave della chiesa di Papa Francesco. È personaggio di grande cultura e di grande fede. Certamente il suo intervento sarà di quelli capaci di lasciare un segno perché pensato all’unisono con papa Bergoglio. Il tema è molto suggestivo: L’abbraccio della chiesa all’uomo contemporaneo.