Così l'Atalanta prende a calci le scommesse clandestine

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Il comunicato parla chiaro. «In linea con il Codice Etico adottato, l'Atalanta ha  sottoscritto un accordo di consulenza con FederBet Aisbl, federazione europea specializzata nel controllo del gioco d'azzardo legato agli eventi sportivi, già partner della Liga Nacional de Fútbol Profesional spagnola.

FederBet Aisbl, per conto dell'Atalanta, eseguirà un attento monitoraggio del mercato delle quote scommesse che riguardino le partite oggetto di quotazione delle formazioni nerazzurre (dalla prima squadra al settore giovanile) e segnalerà con tempestività eventuali anomalie nel flusso delle giocate. 

FederBet Aisbl, nata con l'obiettivo di offrire informazioni agli operatori del settore e garantire la tutela dei consumatori, organizzerà inoltre per l'Atalanta una serie di incontri per informare, formare e sensibilizzare dirigenti, tesserati, dipendenti e collaboratori sui rischi legati al match-fixing.

Dalle parole ai fatti: questo è il significato dell'iniziativa della società bergamasca che, al tempo del calcioscommesse, pur non avendo nessuna colpa, ma a causa della responsabilità oggettiva, ha pagato un prezzo altissimo in termini di penalizzazione in classifica e di immagine, anche per via di un corto circuito mediatico che, periodicamente, cerca di sparare fango. Come dimenticare il pallone di palta lanciato su Bergamo e non solo su Bergamo il 3 giugno scorso, quando, con enfasi inversamente proporzionale alla veridicità della notizia, si adombrarono ombre sulla regolarità della partita Catania-Atalanta, di tre incontri di B e persino dell'amichevole giocata a Sofia dalla Lazio contro il Levski? Un giornale, vittima di un'inarrestabile emorragia di copie, parlò di "sospetti di combine". Naturalmente, senza esibire né una prova né uno straccio di riscontro e senza più approfondire l'argomento. Ora l'Atalanta, con l'accordo antiscommesse clandestine, fa da battistrada per i club che vogliono tutelare la regolarità del campionato. E mette in fuorigioco gli spalatori di fango.

 

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